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lunedì 13 giugno 2016







E' stato pubblicato in data 11 giugno u.s. il seguente articolo a firma del giornalista De Martino del QUOTIDIANO DI BARI sempre sensibile alle problematiche che ci riguardano e che pubblicamente ringraziamo.

QUOTIDIANO DI BARI


Tremano i funzionari: sempre più a rischio ‘posizioni organizzative’ e ‘professionalità’


Passa il tempo, ma non è ancora chiaro l’ammontare del fondo destinato al personale regionale. Avanti piano, molto piano anzi tutto in sospeso in Regione per risolvere i problemi del personale.Infatti, ad esempio, per procedere concretamente alla ricollocazione del personale delle ex province (polizia provinciale e biblioteche, in tutto circa 140 lavoratori) dopo l’approvazione della legge, ma anche all'assunzione dei 200 vincitori del concorso RIPAM e relativi  idonei in graduatoria, con la stabilizzazione di circa 700 precari i tempi si allungano. E a questo punto si pensa essere necessario e prioritario favorire l'esodo del personale ‘storico’, in perfetto equilibrio coi nuovi ingressi. <<Si è proposto di aumentare la forbice portando il numero degli anni da 2 a 3 ed aprendo una finestra 2016/2020>>, chiosava già qualche mese fa Carlo Cirasola, segretario CSA -Dipendenti Regione Puglia. E per la contrattazione decentrata? Ci sarebbe l’impegno dell'Assessore al Personale Nunziante e del capo del Settore Personale Paladino - …ma giusto gli impegni - per una immediata costituzione del fondo per il salario accessorio e conseguente costituzione della delegazione trattante per affrontare nell'immediato le problematiche attinenti gli istituti contrattuali comprese le progressioni orizzontali. Impegni e promesse si accavallano, dunque, quando si parla dei quadri che formano la  burocrazia regionale, ma anche le posizioni esecutive nuotano in acque sempre  più agitate, visto che dei loro concorsi manco parla più nessuno. Del resto Emiliano pare avere sempre altro cui pensare, visto che ha delegato senza pensarci su due volte fin dal suo insediamento la realizzazioni del suo nuovo e ambizioso progetto di rilancio della burocrazia interna (denominato “MAIA”) a un assessore alla risorse umane in verità un troppo renitente e a uno staff di pretoriani inesperti, quanto ignoranti in materia. Risultato? Questioni come i fondi destinati all’intero comparto (e quindi anche all’esercito degli impiegati) sono tuttora a livello di “quiz” posti ai vari tavoli tra rappresentanti sindacali e dell’amministrazione regionale pugliese, manco fossimo al vecchio/nuovo ‘Rischiatutto’. Eppure trattatasi di questioni che si pongono senza soluzione di continuità da diverso tempo - come detto all’inizio- oramai bollenti, ma soprattutto senza mai raggiungere risultati  certi. Almeno sulla quantificazione e regolarità della erogazione, atteso che perfino la Sezione della  Corte dei Conti ha chiesto chiarimenti all’ex dirigente del Personale Gattulli che, però, non ha  chiarito un bel niente. Anzi, ora che s’è portata dietro dagli uffici del Personale – …sguarnendoli - a quelli del Consiglio in via Capruzzi un bel po’ di fidi collaboratori, le patate bollenti rischiano di diventare ancora più ribollenti. Roventi. A preoccupare, dunque, il silenzio della nuova amministrazione sulla falsariga della precedente, ma anche la sostanza di problematiche economiche, finanziarie e contabili di assoluto spessore e rilievo. Problemi che non possono più essere procrastinati, salvo esporsi al pagamento di un prezzo assai alto sulla pelle dei dipendenti, soprattutto quelli storici. Ci riferiamo, senza girarci troppo attorno, al reggimento dei funzionari-quadri con  incarichi di alta responsabilità ( Alta Professionalità) e posizioni organizzative (P.O.) che, a causa di ritardi e ripensamenti vari, potrebbero vedere le proprie funzioni falcidiate causa, appunto, nebulosità e/o carenza dei fondi da erogare. 
Il presidente Emiliano o i suoi fedeli esperti e collaboratori vari, interpellati, negheranno sempre e comunque…provare per credere!
Francesco De Martino

2 commenti:

  1. Ma di cosa ci stiamo meravigliando?
    Stiamo parlando della classe politica più falsa e bugiarda che la storia ricordi.
    Questa gente è interessata SOLO alla propria visibilità (preferibilmente in pompa magna) che si traduce in chiacchiere e distintivo in OGNI occasione nella quale possono appuntarsi qualche medaglia (di latta) sul petto.
    Questa è la 3a legislatura che vede al potere esponenti di quella filosofia intellighente che spacciano come prioritari il sacro diritto e la sacra tutela della classe lavoratrice e che è abilissima solo a tutelare in maniera sistematica le PROPRIE esistenze, presenti e future, e a sciacalleggiare a costo ZERO sui disagi e sui turbamenti delle persone.
    Le uniche operazioni, rivolte al personale, cui abbiamo avuto il piacere di assistere, sono SEMPRE state mirate alla penalizzazione dei vecchi e, SOLO PER MOTIVI ESCLUSIVAMENTE ELETTORALI, alla tutela dei nuovi (dei quali non gliene può fregar di meno - mi scuso per la volgarità - ma sono VOTI sonanti).
    La Gattulli, novella salvatrice della patria, è sempre "quella" Gattulli che si è prestata alla pagliacciata dell'ultimo concorso, messo in piedi in 30 giorni assieme al suo assessore dell'epoca?
    Per capirci, se volessero davvero, assieme ai sindacati (SIC), dare concreta prova di attenzione al personale storico, che mettessero mani in profondità nel portafoglio e partorissero un esodo anticipato ed incentivato per noi "vecchi" ma SENZA il limite temporale dei 2/3 anni di abbuono, perchè questa ipotesi è penalizzante OLTREMODO per tutti i dipendenti che, pur avendo quasi 40 anni di onorato servizio sul groppone, hanno solo avuto il grave torto di essere entrati in regione (minuscolo voluto) "troppo" giovani ma sono stanchi di questo andazzo e delle manfrine di questi "illuminati" di sinistra a cui non andrà MAI PIU' il mio sostegno, ESATTAMENTE come quei colleghi che sono già transistati nei 60 (anni).

    Un saluto da un vostro collega B7/S (che poi, sta esse, mi sa che sta per str....)

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  2. Mi trovo pienamente d'accordo con quello che ha detto il collega in precedenza, e aggiungo che il malcontento in tutti noi è arrivato a un livello di insopportabilità. Ogni volta che si riforma una Giunta si spera che ci sia innovazione e soprattutto sia rivolto un occhio attento verso tutti i lavoratori che non hanno mai avuto nessun tipo di riconoscimento giuridico. Non ultima l'umiliazione del concorso per le progressioni verticali, un concorso non so quanto regolare per pochi eletti che ha generato lotta fra pover. Non me ne vogliano i colleghi che oggi hanno vinto quei concorsi, perchè comunque qualcuno lo doveva vincere necessariamente, ma la rabbia è rivolta verso chi gestisce tutto questo che ancora oggi non permette che avvenga lo scorrimento delle graduatorie, nonostante tantissimi di noi svolgano mansioni superiori. Ma l'Amministrazione Regionale fa finta di niente, hanno ben altro a cui pensare piuttosto che a queste cavolate, dove ci sono interessi molto più consistenti. Ci stanno togliendo tutto e come se non bastasse i Dirigenti sono ancora più rigidi nei nostri riguardi, facendoci osservare che dobbiamo osservare i nostri doveri in maniera categorica altrimenti rischiamo grosso. Ma dei nostri diritti non si parla mai? Le mansioni superiori espletate dalla maggior parte di noi anche quelle sono dovute? In passato quando noi eravamo giovani (ex 285) e siamo giunti in questo Ente, chi ci precedeva (gli impiegati che già c'erano) ha ottenuto tutto quello che c'era da ottenere sia giuridicamente che economicamente bastava un semplice ricorso e tutto si spianava per loro all'orizzonte. Allora c'erano anche dirigenti che avevano solo il diploma di scuola media superiore. Siamo arrivati noi e tutto è cambiato, e ancora oggi ci sono fra noi laureati che hanno la categoria B nonostante svolgano mansioni superiori. Ai Dirigenti fa comodo tutto questo, perchè loro alla fine portano a compimento i propri progetti che gli consente di ottenere a fine anno lauti premi e che premi! Per noi invece nulla più, né progetto, né straordinario e adesso in forse anche quel misero premio incentivante per chi lo merita ovviamente! Certo non ci sono fondi in questo periodo di crisi, si capisce! Il pubblico impiego è un carrozzone e quindi si deve risparmiare ... ma questo risparmio è stato caricato solo sulla manovalanza non sui Dirigenti. Per loro non si cambia nulla e guai a toccargli un euro, loro sono protetti dai politici che gli hanno conferito i vari incarichi. Meno male che il vento sta per cambiare in politica, con l'arrivo del M5S qualcosa si sta muovendo verso una società più giusta ed onesta. Per rispondere alla maniera del Movimento 5 Stelle. le risorse economiche ci sono, solo che prendono altre direzioni. Io dico che è ora di mostrare i denti (per non essere più volgare) in questi ultimi anni lavorativi e far emergere la nostra dignità da sempre calpestata ma sempre rimasta pura in noi. Io direi che si potrebbe anche valutare
    la possibilità di fare ricorso per mansioni superiori senza preoccuparsi delle effetti collaterali cui molti di noi temono. In rete ho trovato a questo link:

    http://www.altalex.com/documents/news/2015/03/02/mansioni-superiori

    "Con la sentenza n. 836 in commento, emessa il 27.01.2015, il Tribunale di Roma ha accolto il ricorso del lavoratore, dichiarando che lo stesso, dal 2004 al 2010, ha svolto mansioni superiori al livello di formale inquadramento, conseguendo il diritto alla definitiva assegnazione2
    Cosa ne pensate carissimi colleghi di sventura se anche noi ci mostrassimo più intraprendenti? Io direi che ne vale la pena. Accada quello che deve accadere, tanto cosa altro ci rimane?
    Un abbraccio a tutti

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