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mercoledì 18 dicembre 2019


COMUNICATO 

DELEGAZIONE TRATTANTE DEL 17 DICEMBRE 2019

REGOLAMENTO 

PROGRESSIONI ECONOMICHE ORIZZONTALI (PEO)

SEGUE L'INTERVENTO DI PROTESTA DEL

NOSTRO SEGRETARIO CARLO CIRASOLA

ALLA PROPOSTA DISASTROSA DELLA PARTE PUBBLICA
NEI CONFRONTI DEI LAVORATORI.




E’ STATO BELLO SOGNARE……., MANCO  I FICHI!!………..

Come purtroppo ampiamente previsto, l’incontro di delegazione trattante convocato in data 17 dicembre c.m. ha certificato che per il 2019 non vi sara’ la possibilita’ di attribuire nessuna progressione economica  orizzontale,  per mancanza di risorse.
Riepilogando: l’Amministrazione propone di impegnare la somma di 400,000 euro sottraendoli al fondo della produttività dello stesso anno ( quello che in pratica consente di corrispondere a tutti i colleghi di tutte le categorie,  e ai  D non titolari di P.O,  un migliaio di euro lordi circa, nel mese di luglio); noi abbiamo proposto di trovare altre risorse, rivedendo,  a saldi invariati, il piano di recupero approvato a suo tempo, in considerazione che, nel giro di qualche anno, circa un migliaio  di lavoratori, saranno collocati a riposo, accelerato peraltro dalla quota 100 e si libereranno nuove risorse da reinvestire nel fondo.
 In apertura di seduta, l’assessore Nunziante ha comunicato ai presenti, facendolo mettere a verbale , che la verifica da lui eseguita,  non ha prodotto nessun risultato in grado di mutare i termini del problema per il 2019 e che forse per il 2020 si potrebbero liberare delle risorse utili alla causa. Di fronte a questa situazione bloccata, noi del C.S.A. , ma anche le altre sigle, abbiamo rilanciato sulla necessità, che solo trovando  ulteriori e consistenti risorse, si poteva  avviare una seria trattativa per attivare l’istituto delle P.E.O. -
 Inoltre,  ribadito  che le risorse ancora disponibili sul fondo 2019, pari a euro 1.967.768.89, vengano destinate alla produttivita’ e  quindi ai circa 1850 lavoratori aventi diritto,  poiche’ risulterebbe offensivo e oltraggioso  ridurre  risorse a chi già  guadagna così poco. Subito dopo questo argomento,  è stato condiviso e  approvato in via definitiva il regolamento propedeutico all’attivazione delle P.E.O., che, permettetemi, è  come avere una bella macchina senza carburante,  per quest’anno certamente,  e non sappiamo  per gli anni futuri.  Infine abbiamo chiesto notizie circa i tempi per i concorsi previsti per le progressioni  verticali, ci è  stato riferito,  che da gennaio il servizio si attivera’ per procedere. A  conclusione di questo scritto,  anche in qualita’ di dirigente del C.S.A.,  voglio ringraziare tutti i miei colleghi dell’RSU, ed in particolare il segretario regionale Carlo Cirasola, per la forza e la determinazione con la quale porta avanti l’impegno sindacale, che è per me motivo di stimolo e gratificazione.
Voglio infine rassicurare voi tutti  sul ruolo determinante che continueremo a svolgere in favore dei  lavoratori regionale anche in futuro, mai compromessi al ribasso, ma sempre DIGNITA’ DIGNITA’   sempre a testa alta. 
Buon Natale e felice Anno  Nuovo.

Giuseppe Bennardi

lunedì 16 dicembre 2019



CI SIAMO QUASI...


Domani, martedì 17 dicembre, alle ore 12 avremo probabilmente l'ultimo incontro per definire una volta per tutte il regolamento sulle cosiddette PEO (Progressioni Economiche Orizzontali), previste dall'ultimo CCNL del 2018.

Una cosa di cui dobbiamo andare fieri, che in questa serie di incontri giunti per fortuna in extremis, abbiamo messo a punto un regolamento sulle PEO,  praticamente sconvolto rispetto a quello proposto dall'Amministrazione Regionale, che ha trovato la massima condivisione fra tutte le OO.SS. e che tutela fortemente il personale non trascurando quello storico in primis.

La nota dolente, è che a fronte di questo bel progetto messo a punto, non siano disponibili le necessarie risorse per far fronte a quanto pianificato da questo regolamento tanto atteso.

Domani le OO.SS. sono chiamate al difficile compito di scegliere fra proposte scomode e che mai avrebbero voluto mettere in atto tutte le OO.SS., considerato che le 400.000 mila euro a disposizione potrebbero accontentare, per l'anno 2019, soltanto il 15 % del personale.

Sicuramente in questa situazione critica, grande responsabilità è stata dovuta alla lentezza e alla trascuratezza con cui l'Amministrazione Regionale ha affrontato quanto stabilito dall'ultimo CCNL, nonostante il  CSA, in particolare, avesse da tempo sollecitato l'avvio della contrattazione decentrata.

Conoscere solo a fine anno la disponibilità delle risorse non è agevole per porvi rimedio, considerato che ormai gli esercizi finanziari sono tecnicamente chiusi, e che quindi il tentativo da parte nostra di sollecitare la Parte Politica a ricorrere ad eventuali integrazioni per aumentare la disponibilità del Fondo sarebbe vana. 

Nell'ultima seduta del giorno di Santa Lucia, abbiamo chiesto con fermezza anche l'intervento della Parte Politica  richiesta che, bisogna ammettere, è stata prontamente esaudita in quanto all'incontro è intervenuto direttamente l'Assessore Nunziante.

In questa circostanza, tutte le OO.SS. hanno chiesto all'Assessore di procrastinare il piano di rientro, per recuperare il noto debito, per uno o due anni onde permettere di avere una disponibilità ulteriore di 2 milioni di euro, che consentirebbe il riconoscimento della PEO a tutto il personale, anche se in tempi diversi, oltre che salvaguardare la disponibilità delle risorse da destinare alla produttività.
In sintesi si salverebbero (per modo di dire) CAPRA E CAVOLI!

L'Assessore, ancora duramente provato per le problematiche avute con la Corte dei Conti, si mostrò disponibile a chiedere a breve un parere allo stesso Organo di Controllo circa la possibilità di dilazionare il debito in questione. 

Per domani, a noi tutti non resta che sperare in questa importante opportunità, anche se l'Assessore stesso ci invitò, nel contempo, "a non illuderci e a non illudere" che questa eventualità possa concretizzarsi.

L'appuntamento di domani è sicuramente difficile per le incertezze circa la soluzione da prendere. Una cosa resta certa:  in questa fase critica nessuna OO.SS. ha responsabilità sulle decisioni ardue che si andranno  prendere, e noi del CSA, come sempre cercheremo di fare la cosa più giusta per non penalizzare i lavoratori, non escludendo anche uno stato di agitazione proclamato in maniera condivisa da tutti gli organismi sindacali.

La Segreteria del CSA




INCONTRO PER I DIPENDENTI DEI CENTRI PER L'IMPIEGO


mercoledì 11 dicembre 2019




“NON SI FANNO LE NOZZE CON I FICHI  SECCHI”
PROGRESSIONI ECONOMICHE ORIZZONTALI REGIONE PUGLIA



Anche se oggi  i fichi secchi sono considerati  comunemente uno dei prodotti  d’ eccellenza della nostra terra, l’antico adagio popolare ben altro significato dava al frutto, considerato povero ed umile e non adatto per celebrare avvenimenti importanti come i matrimoni.
Questa riferimento  ritorna utile  per  descrivere le sensazioni che abbiamo avvertito   ieri, 10 Dicembre, in occasione della delegazione trattante, dopo aver appreso che per il 2019  l’Amministrazione regionale proponeva, per l’ applicazione  delle progressioni economiche orizzontali, la somma di euro 400.000 sottraendole  al residuo  fondo  da destinare alla produttività anno 2019 di euro 1.967.768,89. Eppure ci sembrava che   finalmente  il nostro messaggio fosse stato raccolto e  che si poteva dare  seguito alle progressioni orizzontali, al fine di consentire un doveroso riconoscimento alle aspettative economiche di lavoratori da tanto tempo trascurati. 
          Invece,  nonostante l’ottimo  lavoro svolto per la redazione del Regolamento, è arrivata l’autentica doccia fredda:  mancanza di risorse finanziarie per l’ applicazione della misura.  Anzi, qualcosa di piu’ indecente, impegnare 400 mila euro delle risorse destinate alla produttivita’ 2019,  per soddisfare non oltre che il  15%  della platea degli aventi diritto. E’ chiaro che,  questo altro non e’ che alimentare una guerra fra “poveri”.  
          Ovviamente, non solo non l’abbiamo assecondata,  ma abbiamo ritenuto non piu’ rinviabile l’incontro con i rappresentanti istituzionali dell’Ente, per richiedere una riconsiderazione del piano di recupero che tanti limiti incomprensibili pone. Non possiamo piu’ accettare il nostro malessere dal punto di vista retributivo. In qualità di R.S.U appartenente al CSA Puglia,  voglio infine esprimere un lodevole apprezzamento per la ritrovata iniziativa di lotta unitaria, da parte di tutte le sigle presenti in delegazione trattante.  Non Molliamo.
          Buona giornata.

        Giuseppe Bennardi

mercoledì 4 dicembre 2019



COMUNICAZIONE

In data di ieri, 3 dicembre 2019, alle ore 15 si è tenuto il secondo incontro del c.d. "tavolo di lavoro ristretto" della delegazione trattante per la prosecuzione della contrattazione collettiva integrativa ai sensi dell'art. 8, del CCNL Funzioni locali del 21/05/2018.

Il tavolo di lavoro ristretto è stato istituito, di comune accordo tra le parti (sindacale e pubblica) per dare avvio alla discussione sui criteri per la definizione delle procedure per le Progressioni Economiche Orizzontali (PEO).

Nell'incontro di ieri è stata discussa, punto per punto, la bozza del regolamento sui criteri di selezione e attribuzione delle PEO al personale della Regione Puglia.

La bozza in questione è stata predisposta dalla parte pubblica tenendo presente, ovviamente, le proposte ed e le osservazioni fatte dalle OO.SS. durante il primo incontro, avvenuto il 25 novembre scorso.

In linea generale si è stabilito che i criteri selettivi da utilizzare per predisporre le graduatorie finalizzate al riconoscimento delle PEO all’interno della categoria di appartenenza saranno i seguenti:

A. PERFOMANCE INDIVIDUALE PRESTATA

B. ESPERIENZA PROFESSIONALE MATURATA

C. COMPETENZE ACQUISITE

Al punto A saranno attributi max 40 punti, al punto B max 40, al punto C max 20 per un totale max di punti 100.

Nella prossima settimana ci sarà un ulteriore "tavolo di lavoro ristretto" che completerà i lavori sulle modalità di attribuzione del relativo punteggio per ogni criterio selettivo utilizzato.

In tale occasione l'Amministrazione Regionale si è impegnata a comunicarci l'ammontare delle risorse del fondo da destinare alle PEO.

Ovviamente il numero dei beneficiari delle PEO è legato strettamente alla disponibilità economica del fondo,  che in ogni caso non potrà teoricamente superare il 50 %  del personale avente diritto, così come stabilito dalla specifica normativa.

Questa percentuale si raggiungerebbe solo se potessimo contare su una idonea disponibilità delle risorse del fondo da riservare all'applicazione dell'istituto delle PEO, eventualità questa che potrebbe rivelarsi soltanto come pura illusione, considerato che ogni volta ci viene ricordato che c'è un piano di rientro debito da sanare.

Ad ogni buon conto il CSA, come sempre anche in questa fase importante, si impegnerà al massimo per tutelare i diritti dei lavoratori, confidando per una volta nella buona volontà dell'Amministrazione.

Si ricorda inoltre, che in fase di apertura della stessa seduta, il Segretario Carlo Cirasola, ha invitato  il dott. Paladino a voler dare delle risposte concrete sulla possibilità di avviare le tanto attese procedure selettive  per le progressioni verticali.

L'invito del Segretario del CSA è stato prontamente accolto dal Rappresentante dell'Amministrazione Regionale, il quale ha rassicurato che le procedure in questione saranno bandite entro la fine dell'anno in corso.


La Segreteria del CSA










martedì 5 novembre 2019









Riparte la Commissione Paritetica

Dopo insistenti pressioni da parte nostra, l’ARAN ci ha finalmente comunicato la ripresa dei lavori della Commissione Partitetica per la classificazione del personale, la cui ultima convocazione risale ormai al 18 giugno scorso, occasione nella quale presentammo ufficialmente le nostre proposte.
La riunione si terrà mercoledì 13 novembre alle ore 15.

venerdì 18 ottobre 2019


IL CSA E' SEMPRE IN PRIMA LINEA PER DIFENDERE I DIRITTI DEI LAVORATORI

 
L'intervento del CSA, a favore dei lavoratori dei Centri per l'Impiego, è stato commentato da due quotidiani locali nell'edizione odierna: 






martedì 15 ottobre 2019



COMUNICATO

In data odierna (15 ottobre 2019) si è tenuta finalmente la prima riunione di delegazione trattante per avviare i lavori di contrattazione integrativa (CID).

La delegazione trattante è stata rappresentata dalla parte pubblica presieduta dal dott. Nicola Paladino e dalla parte sindacale composta da tutte le OO.SS. rappresentative nella Regione Puglia.

La seduta odierna ha avuto valore puramente introduttivo e organizzativo per le successive riunioni che si terranno d'ora in avanti, cercando ovviamente, di comune accordo con tutte le parti, di concludere i lavori nel più breve termine possibile onde evitare perdite di opportunità per i lavoratori per l'anno in corso ormai prossimo al termine.

In avvio di seduta, il Presidente della delegazione trattante ha proposto di costituire un tavolo di lavoro ristretto, composto da nominativi designati dalle parti sindacali, nell'ambito del quale si andrebbero ad affrontare le varie tematiche istituite dall'ultimo CCNL per definire la contrattazione integrativa.

Inoltre, il Presidente ha proposto che le OO.SS., rappresentative nel gruppo di lavoro, siano composte ognuna dal Segretario regionale, dal Segretario aziendale e da un terzo componente designato di volta in volta dalla propria O.S., in base alla problematica oggetto di trattazione.

Tale proposta ha trovato il consenso di tutte le parti, tanto che le stesse si impegneranno a sottoporre a periodica verifica/ratifica il lavoro svolto dal tavolo ristretto sulle singole tematiche.

Nella seduta stessa è stata concordato di aggiornare la seduta ad altra data utile.

In questo periodo di trattative il CSA ovviamente farà sentire in maniera incisiva la sua influenza nel richiedere quanto istituito con l'ultimo CCNL:

- Applicazione delle Progressioni Economiche Orizzontali non per pochi ma cercando di estenderle a un maggior numero possibile di lavoratori con l'obiettivo, nel breve periodo, di estenderle a tutti i lavoratori.
Infatti per raggiungere tale obiettivo il Segretario del CSA, in questa stessa seduta, ha suggerito ai rappresentanti di Parte Pubblica una soluzione valida per incrementare le risorse economiche destinate alle PEO. Ovviamente auspichiamo che l'Amministrazione possa tenere in seria considerazione quanto suggerito dalla nostra O.S.

- Applicazione dell'incremento delle Specifiche Responsabilità dalle attuali 2.400 euro annuali alle 3.000 euro, confidando in un ampliamento delle risorse onde poterlo estendere a un maggior numero di lavoratori possibile.

Ovviamente tali istituti contrattuali saranno soggetti ad opportuni regolamenti e criteri, onde poter individuare e selezionare i lavoratori in possesso dei requisiti stabiliti.


Contemporaneamente all'impegno della contrattazione decentrata ormai in atto, il CSA continuerà ad impegnarsi nel riesumare e far applicare la legge 47 sull'esodo incentivato, soprattutto per quei lavoratori che confidano in questa opportunità.
In ultimo non trascurando di sollecitare l'Amministrazione a bandire i previsti concorsi per le Progressioni Verticali, auspicando nel contempo che vengano rispettati criteri non discriminanti, che possano tener conto anche dei dipendenti storici, che sono in possesso dei requisiti indispensabili per l'accesso alla categoria superiore.

Per questi ultimi aspetti il CSA si sta avvalendo del sostegno di alcuni consiglieri dell'opposizione, che hanno manifestato da subito una particolare sensibilità alle problematiche che riguardano soprattutto il personale storico.


La Segreteria del CSA





giovedì 19 settembre 2019



Si pubblica l'artico riportato dal:







Progetto Maggiore e riorganizzazione Arif, sub commissari stroncano le delibere di Milillo: non c’è spazio per i figli di…
Di
 -
 18 Set 2019 




Ventata di aria fresca all’Arif, l’Agenzia Regionale per le attività Irrigue e Forestali. Ad azionare il ventilatore della legalità, dopo l’esposto in procura del CSA, sono stati i sub commissari Francesco Ferraro e Vito Damiani. Ieri pomeriggio alle 18 sono stati infatti annullate due delibere fatte in fretta e furia dallo sfortunato commissario Oronzo Milillo, dimessosi in polemica con il presidente Michele Emiliano.
L’annullamento arriva anche grazie alla sottolineatura fatta dal Quotidiano Italiano. La prima è la numero 308 del 2019 ed è quella che prevede la riorganizzazione degli uffici dell’agenzia regionale. “In tempi brevissimi intercorsi dalla nomina dei due sub commissari e le dimissioni irrevocabili del commissario straordinario Millilo non hanno permesso alcuna disamina congiunta e tanto meno una valutazione in ordine alla struttura organizzativa più idonea da adottare in relazione alle nuove e più ampie funzioni attribuite all’agenzia”. Tradotto vuol dire che la delibera non è idonea a soddisfare il primario interesse pubblico
I sub commissari utilizzano la stessa formula anche per stroncare la delibera 311 del 2019, quella a noi tanto cara del “Progetto Maggiore“. “In tempi brevissimi intercorsi dalla nomina dei due sub commissari e le dimissioni irrevocabili del commissario straordinario Millilo non hanno permesso alcuna disamina congiunta e tanto meno una valutazione in ordine alle effettive necessità assunzionali dell’ente, con specifico riferimento alle funzioni attribuite all’agenzia in materia di monitoraggio”. In sostanza la delibera non è la più idonea e opportuna e l’aspetto degli interessi pubblici risulta disciplinato da una organizzazione non adatta.
Insieme ai cittadini pugliesi auspichiamo che il lavoro dei due sub commissari, Daminani e Ferraro, prosegua nella direzione di mettere un freno definitivo ai privilegi e agli sprechi di cui l’Arif si è resa protagonista in questi lunghi anni. Per il momento parenti, amici e conoscenti vedono sfumare l’opportunità di entrare in Arif a scapito di tanti competenti e disoccupati della nostra regione.


giovedì 5 settembre 2019


 CONSIDERAZIONI 

RISPOSTA DELL'ASSESSORE AL PERSONALE 

ALL'INTERROGAZIONE DEL CONSIGLIERE DAMASCELLI

IN SEDE DI CONSIGLIO REGIONALE

Nell'ultima seduta (3 settembre 2019) del Consiglio Regionale, il consigliere Damascelli, particolarmente sensibile alle problematiche del personale storico, ha posto un interrogazione all'Assessore al Personale mettendo in risalto la delicata situazione del personale storico da sempre dimenticato.
L'Assessore in maniera molto sintetica ha lasciato intravedere un certo ottimismo per il personale che da tanto spera in un miglioramento giuridico, prospettando la possibilità che prossimamente saranno banditi forme concorsuali per le progressioni verticali da B a C e da C a D, dando attuazione pertanto a quanto previsto dal decreto Madia.

Una riflessione però va fatta! 

L'atteggiamento positivo assunto dall'Assessore contrasta con i criteri per le progressioni verticali (adottati in Giunta Regionale con delibera n.1499 del 2 agosto 2019, pubblicata sul BURP come da link a fine pagina) in quanto ci sembrano particolarmente selettivi e rigidi tali che penalizzerebbero fortemente proprio il personale storico, che in questa fase avrebbe scarsissime possibilità di successo.

Tra l'altro i criteri, per tali fasi selettive, sono stati approvati in maniera autonoma e unilaterale senza nessun confronto con le OO.SS.

Il CSA, pertanto, prontamente ha inviato una nota di contestazione all'Assessore evidenziando proprio questa inadempienza.

Alla nota è seguita la risposta dell'Assessore, precisando che in questa fase non è previsto alcun confronto ed accordo con le OO.SS.

Il CSA, assolutamente non convinto della risposta data, rivolgerà un quesito alla Funzione Pubblica e all'ARAN per un'interpretazione autentica della normativa che disciplina i criteri di selezione per le progressioni verticali nella Pubblica Amministrazione.
Non vorremmo che in questa fase l'Assessore agisca in maniera contraddittoria a quanto precisato ottimisticamente in Consiglio Regionale.
Qui di seguito il link del video sul brillante intervento del Consigliere Damascelli e i chiarimenti forniti dall'Assessore al Personale.
Inoltre la nota di Contestazione del CSA e la risposta fornita dall'Assessore stesso.




venerdì 30 agosto 2019



Sul Quotidiano Italiano edizione Bari è stato pubblicato il seguente articolo, nel quale ancora una volta si evince la determinazione del CSA nel portare avanti lotte che contrastano le ingiustizie e le discriminazioni nella Pubblica Amministrazione, che assumono come in questo caso carattere di scandalo nel selezionare e privilegiare alcuni lavoratori.

Caso Arif, dimissioni con "regalo" del Commissario Milillo. CSA: Sistemati gli amici degli amici. Esposto in procura.
di Antonio Loconte        30 agosto 2019

Invoca trasparenza, ma poi firma un progetto di 36 mesi per il controllo delle acque sotterranee della Regione Puglia che sa tanto di rinnovo del Progetto Maggiore. Bufera sull’ex commissario straordinario dell’Arif, Oronzo Milillo. Del Progetto Maggiore, di cui abbiamo scritto in passato – lo ricordiamo – facevano parte figli e amici di politici e dirigenti piazzati all’Arif senza selezioni pubbliche e ad un certo punto con il rischio concreto che potessero ritrovarsi a godere di un contratto a tempo indeterminato nell’agenzia pubblica. Avevamo recentemente scritto delle forti pressioni sull’ex direttore generale, Domenico Ragno, affinché rinnovasse i contratti ai raccomandati. Parentele che lo stesso Ragno non aveva mai smentito, limitandosi a dire che tutto era successo prima del suo arrivo, ma non esimendosi dal rinnovo di almeno tre contratti con la sua firma. Il Progetto Maggiore ha fin dall’inizio rappresentato l’emblema di cosa sia stata ed evidentemente sia ancora l’Arif. 
Ieri, una volta appresa la notizia della delibera sul progetto per il controllo delle acque sotterranee, il primo ad alzare la voce sull’ennesimo presunto abuso è stato il sindacato Csa Ral, che ha stigmatizzato il comportamento dell’ex commissario straordinario dell’Arif Milillo in un comunicato stampa senza fronzoli. Il sospetto non dichiarato è quello che a controllare le acque siano gli stessi del Progetto Maggiore. 
“Il commissario dimissionario Arif Oronzo Milillo – tuona il Csa – predica bene e razzola male. L’ultimo giorno del suo mandato, senza nessuna consultazione con le organizzazioni sindacali di parte pubblica, accontenta gli amici degli amici. È stata pubblicata una delibera di assunzione personale somministrato per 14 unità. Delibera numero 311 del 29/08/2019. Di queste unità, sette sono assunte con contratto pubblico, in mancanza di bando a valenza pubblica e relativa comunicazione”. 
Ma c’è di più. “Si precisa che l’Arif da un anno e mezzo è senza RSU, che è l’organo sindacale preposto alla ratifica di tutte le questioni riguardante il personale pubblico. Come da nota dell’Aran protocollo ARIF AOO-ARIF 41671 del 25/07/2019. Il Csa ral, oltre a denunciare mezzo stampa come già successo per questioni analoghe della precedente amministrazione, invierà esposto denuncia alle Procure della Repubblica di Bari, Brindisi, Lecce, Foggia e Taranto, Ministero della Funzione Pubblica, Anac e alla Procura Generale della Corte dei Conti Puglia”. 
Uno degli elementi che più di tutti fa discutere è la circostanza di aver assegnato il ruolo di Responsabile unico del procedimento (rup) sul controllo delle acque sotterranee, ad Antonio Giannini, il dipendente che più di altri ha sistemato più familiari in Arif attraverso il Progetto Maggiore. Intanto sull’Agenzia Regionale delle Attività Irrigue e Forestali continuano ad essere accesi i riflettori della Guardia di Finanza.
di Antonio Loconte  

mercoledì 7 agosto 2019



A seguito delle insistenti forme di protesta, per rivendicare i diritti di quel personale da sempre dimenticato dall'Amministrazione Regionale, il CSA è riuscito in qualche modo a sensibilizzare alcuni consiglieri dell'opposizione. 
Fra questi si è distinto in particolare il Consigliere DAMASCELLI che si è impegnato attraverso le nostre richieste, a farsi promotore in Consiglio Regionale di una interrogazione, rivolta all'Assessore al Personale, per far chiarezza sulla mancata applicazione del CCNL 2018 e del decreto MADIA. 
Al consigliere DAMASCELLI va il più grande ringraziamento del CSA, a nome dei lavoratori che rappresenta, per aver mostrato grande sensibilità per la risoluzione delle problematiche rivendicate.


QUI DI SEGUITO SI PUBBLICA LA NOTA DELLE RISPOSTE FORNITE DAL 

VICE PRESIDENTE DELLA G.R. 

ALL'INTERROGAZIONE RIVOLTA DAL

CONSIGLIERE DAMASCELLI 

IN SEDE DI CONSIGLIO REGIONALE






martedì 16 luglio 2019


COMUNICAZIONE


In data odierna, 16 luglio 2019, presso la Sezione Personale ed Organizzazione in via Celso Ulpiani 10 - Bari, si è tenuto un incontro tra le OO.SS. e i principali Dirigenti dell'Amministrazione Regionale (tra cui il Presidente della delegazione trattante dott. Nicola Paladino) per un confronto sul seguente argomento:

Verifica della possibilità di incrementare il fondo risorse decentrate per l'anno 2018 in applicazione di quanto previsto dall'art. 15, comma 7, del CCNL del 21/05/2018.

Tale confronto, che si è reso necessario in vista dell'avviamento della trattativa CID (a quanto pare ormai imminente), ha avuto come esito concordato dalle parti quanto segue : 

- A fronte delle economie pari a 2.000.000,00 di euro risultanti dal fondo 2018, si decide di destinare 1.900.000,00 euro all'istituto della produttività individuale per l'anno 2018 per il personale del comparto, comprensivo dei dipendenti provenienti dalle ex province (legge n. 56/2014), in base al contratto vigente;

-Le stesse modalità di calcolo della produttività saranno applicate per il personale degli ex CPI limitatamente al periodo 01/07/2018 -31/12/2018;

-La residua cifra di 100.000 euro sarà destinata per le PEO (progressioni economiche orizzontali) con decorrenza 2018, attivando le procedure previste dal contratto decentrato;

-10.000 euro (delle 100.000 su indicate) sul fondo vincolato dei dipendenti ex CPI sarà destinato per le PEO di tali dipendenti;

-In caso di verificata impossibilità ad attivare le procedure per le PEO, le parti si riconvocheranno in altra sede per decidere della diversa destinazione di tali somme.

I punti suindicati saranno successivamente riportati nel verbale ufficiale dell'incontro tenutosi a cura della Sezione Personale

Inoltre si coglie l'occasione per informare i colleghi, anche a seguito delle numerose richieste pervenute, che con la mensilità di luglio 2019 saranno finalmente corrisposti gli importi a titolo di Produttività Individuale come in seguito riportati:

-cat. A -------- euro    950,00 
-cat. B -------- euro  1.050,00
-cat. C -------- euro  1.050,00
-cat. D -------- euro  1.150,00

Gli importi ovviamente sono approssimativi e suscettibili di variazioni a seconda la valutazione ottenuta da ciascuno di noi.

La Segreteria del CSA







martedì 2 luglio 2019

PUBBLICATO UN ARTICOLO SUL QUOTIDIANO DI BARI


Il Quotidiano di Bari in data odierna ha pubblicato l'articolo riguardante l'annosa e discriminante questione che riguarda gran parte del personale della Regione Puglia. 
Noi del CSA non possiamo che ringraziare il giornalista Francesco De Martino per aver dato risalto a quanto denunciato da questa O.S., che inesorabilmente continua la sua azione nel rivendicare i diritti dimenticati dei lavoratori.



mercoledì 26 giugno 2019



COMUNICATO

DEL 26 GIUGNO 2019

INCONTRO 

CON IL 

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE

Come anticipato nel precedente comunicato, in data odierna (26 giugno 2019), una delegazione del CSA con il suo Segretario è stata ricevuta dal Presidente del Consiglio Mario Cosimo Loizzo, il quale ha mostrato da subito la sua disponibilità.
Tramite la voce del Segretario del CSA e di altri dirigenti sindacali il Presidente ha ascoltato con molta attenzione le problematiche rivendicate, che riguardano gran parte del personale della Regione Puglia.
Il Presidente, mostrandosi molto sensibile alle questioni esposte, alla fine dell’incontro ha assicurato la delegazione del CSA che si sarebbe interessato intercedendo, nei limiti dei poteri conferitegli, su chi di dovere per cercare di trovare delle soluzioni a quanto da noi esposto.
Noi del CSA ringraziamo il Presidente Loizzo a nome di tutti i lavoratori per averci ricevuti e ascoltati con tanta attenzione e sensibilità.
Qui di seguito si pubblica la relazione consegnata al Presidente dove sono state esposte tutte le rimostranze trattate che riguardano una gran parte del personale in servizio presso la Regione Puglia.





RIMOSTRANZE PERSONALE IN SERVIZIO





1.          Il 21 maggio 2018 segna la data di approvazione da parte dell’ARAN del CCNL relativo al personale del Comparto Funzioni Locali, da allora la Regione Puglia non ha ancora avviato la Contrattazione Integrativa Decentrata, finalizzata al rinnovo degli istituti contrattuali previsti dallo stesso CCNL (progressione economica orizzontale, ed altri istituti contrattuali che risultano bloccati sin dal 2013 per il personale di questo Comparto).
Il ritardo da parte dell’Amministrazione Regionale sembrava fosse dovuto alla mancanza di una definitiva quantificazione del Fondo delle risorse per il personale, che finalmente viene formalizzato in data 7 giugno 2019 con Atto Dirigenziale n. 710, mettendo da subito in evidenza una insufficiente disponibilità delle risorse in relazione al numero dei dipendenti interessati.
Al contrario a una buona parte del personale, in particolare a quella di cat. D, l’Amministrazione Regionale ha provveduto da subito e con soluzione di continuità, attraverso l’adozione di uno specifico Regolamento (solo osservato dalle OO.SS. senza alcuna possibilità di intesa contrattuale), al riconoscimento delle P.O. (Posizioni Organizzative), che notoriamente conferiscono al beneficiario retribuzioni integrative lorde che oscillano dalle 9.000 alle 15.000 euro, a cui possono essere integrate ulteriori indennità (“di risultato” per obiettivi raggiunti) pari a 3.000 euro
Una cosa che va sottolineata è che tali somme vengono assorbite dal Fondo delle Risorse, che per l’anno 2019 risultano notevolmente incrementate rispetto all’anno precedente, passando da un importo di euro 7.500.000,00 (di cui spese euro 5.400.000,00 per effetto dei pensionamenti delle P.O.) per l’anno 2018 a un importo pari a euro 9.245.000,00 per l’anno in corso.
L’incremento di tali risorse ha di certo comportato consistenti benefici ai titolari di P.O. che in questa fase, nonostante la Regione Puglia fosse chiamata a sanare, tramite un piano di rientro un buco finanziario prodotto negli anni scorsi nella gestione economica del personale, non ha esitato ad aumentare in maniera incisiva il numero stesso delle P.O., passando dalle circa 270 unità degli anni precedenti alle attuali 575.
Conseguenza di tutto questo è il depauperamento del Fondo delle risorse destinato a gran parte del personale, di Cat. A, B, C e D (non titolari di indennità P.O.), che rischia ancora una volta di vedersi decurtare (come già accaduto negli anni scorsi) l’importo già modestissimo a titolo di premio di produttività annuale. Considerando che la maggior parte di questi dipendenti si sono visti ridurre negli ultimi anni, il proprio reddito di circa 4 o 5 mila euro, tanto che molti rientrano nella fascia degli aventi diritto al cosiddetto “Bonus di Renzi”, una situazione di cui una Pubblica Amministrazione, massima espressione di una società fondata sulla democrazia e sulla giustizia sociale, non dovrebbe andarne fiera, considerato che lo stesso art. 36 della Costituzione recita:

Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un'esistenza libera e dignitosa”.

Considerando, fra l’altro, che molti di tali lavoratori, sia per abilità professionali che per titoli culturali acquisiti nel tempo, svolgono attività al di sopra delle proprie competenze di categoria, quindi spesso del tutto equivalenti a quelli svolti dai titolari delle P.O., ma con un ritorno reddituale del tutto inappropriato, poco dignitoso e discriminante nei confronti degli “eletti” titolari di P.O.
Sarebbe opportuno a questo punto conoscere le percentuali di indennità di P.O. rispetto al totale dei dipendenti, e la loro dislocazione nelle varie strutture regionali. Perché il sospetto è che oltre ad essere in percentuali superiori, rispetto al necessario, ci sia una non equa distribuzione nelle varie strutture regionali e non secondo quelle che sono le reali necessità organizzative. Non è infrequente la situazione in cui in una struttura ci siano più P.O. che impiegati di cat. inferiori.
Una situazione sicuramente paradossale che danneggia economicamente tutti gli altri lavoratori, che da sempre si impegnano con assiduità e diligenza senza alcun riconoscimento giuridico ed economico, che anzi a questo punto rischiano di perdere quel poco che di diritto gli spetta.
Questo stato di cose non rappresenta quello che si chiama “benessere lavorativo” per tali lavoratori, che al contrario operano in una condizione di frustrazione, insoddisfazione e sfruttamento. Non ultima la mancata Corresponsione istituto Specifiche Responsabilità Luglio/Dicembre 2018 e primo trimestre 2019 ai dipendenti regionali in servizio presso i centri per l’impiego della Regione Puglia e problematiche lavorative;
2.          Attuazione del piano assunzionale dei fabbisogni triennali 2019-2021 tramite concorsi interni ed esterni.

3.        Applicazione Decreto Madia per il triennio 2018/2020 con procedure selettive per le progressioni verticali B-C e C-D tra le aree riservate al personale di ruolo; una eventualità a cui molti lavoratori, in possesso di titoli ed esperienza, aspirano per migliorare la propria posizione giuridica.

4.          Integrazione al piano assunzionale delle progressioni verticali A-B ed il piano azioni positive ai sensi dell’art. 48, comma 1, D.Lgs. 198/2006. (codice delle pari opportunità).
5.           Applicazione L.R. 14/11/2014, n. 47 art. 1 - esodo incentivato personale storico della Regione Puglia, una legge che ha due finalità: provvedere contestualmente a stabilizzare un certo numero di lavoratori e incentivare altri lavoratori all’esodo volontario, aspetto quest’ultimo utile soprattutto per quei lavoratori storici, stanche e demotivati, che vorrebbero cessare di lavorare. Una legge che purtroppo ha trovato applicazione solo per il primo obiettivo, cioè quello di stabilizzare solo i lavoratori a tempo determinato configurandosi pertanto come una legge con finalità “clientelari”, visto l’Amministrazione Regionale non è intenzionata a dar seguito al secondo obiettivo.
6.          Personale Sezione Regionale di Vigilanza. Pubblicazione ed applicazione DGR n. 2444 del 21/12/2018 (L.R. n. 37/2015) (1)

(1) In ossequio a quanto disposto dall’art. 4 comma 1 della L.R. n. 37/2015 è stata redatta bozza del regolamento della Sezione Regionale di Vigilanza.
Con Delibera di Giunta Regionale n. 2444/2018 è stato approvato il citato regolamento e trasmesso in V commissione consiliare per gli adempimenti di competenza.
In detta analisi, propedeutica alla pubblicazione del documento in argomento, la V Commissione ha, nella persona del Consigliere Blasi, evidenziato alcune raccomandazioni al testo relative alle sole funzioni del personale.
Benché trattavasi di raccomandazioni illegittime poiché evidenziate da Commissione con incompetenza assoluta in materia (com’è noto la V Commissione esprime pareri e/o raccomandazioni in materia di Ecologia, Tutela del Territorio e delle Risorse Naturali, Difesa del suolo, Risorse Naturali, Urbanistica, Lavori Pubblici, Trasporti, Edilizia Residenziale  e non sulle funzioni e/o status giuridico del personale) il Capo Dipartimento Ing. Barbara Valenzano, ha ritenuto opportuno rivedere la stesura del regolamento cui si fa riferimento apportando alcune modifiche al testo.
In data 25 febbraio 2019 pertanto, congiuntamente alle Organizzazioni Sindacali maggiormente rappresentative si stilava il testo definitivo da rimandare quindi in Giunta Regionale per la prevista pubblicazione.
Atteso il lunghissimo tempo trascorso (oltre 70 giorni) si chiedono le motivazioni di questo ingiustificato ritardo e contestualmente si chiede che il documento discusso in data 25 febbraio 2019 venga tempestivamente trasmesso in Giunta Regionale per gli adempimenti previsti anche al fine di porre fine alla situazione di disagio e malcontento del personale interessato che da oltre 3 anni e mezzo dalla pubblicazione della Legge attende ancora le sue rivendicazioni.