COMUNICATO
Come da convocazione si è tenuto
giovedì 20 settembre l’incontro fra l’Assessore Nunziante, il dott. Albanese, il
dott. Palladino e i componenti della delegazione trattante RSU regionale.
In apertura l’Assessore Nunziante
ha comunicato ai presenti la decisione dell’Amministrazione Regionale di
procedere al piano di recupero (ai sensi dell’art 4, commi 1 e 2, del D.L. n.
16/2014 e art. 40 del D.Lgs n. 165/2001) in riferimento a quanto accertato con
la delibera di G.R. n. 904/2017 che ha
quantificato l’esubero di spesa verificatosi sul fondo del salario accessorio per
gli anni verificati.
E' stato spiegato che tale necessità e urgenza a procedere sia scaturita in seguito a diffida da parte della Corte dei Conti nei confronti
dell’Amministrazione Regionale.
L’Assessore, pertanto, ha fatto
distribuire il prospetto che pianificherebbe il recupero del debito nei
prossimi 8 anni (come illustrato nel documento linkato al seguente indirizzo):
Come parte sindacale abbiamo
eccepito sulla durata del piano di recupero, ritenendo che avrebbe penalizzato
maggiormente i lavoratori, per cui a seguito di unanime ed esplicita richiesta
abbiamo ottenuto di prolungare la rateizzazione del debito in 10 anni, in modo
da far rientrare nel fondo circa 400 mila euro all’anno.
Successivamente sono seguiti una
serie di interventi critici rispetto al merito del piano presentato, in
particolare i rappresentanti del CSA presenti (Carlo Cirasola, Giuseppe
Bennardi, Nicola Perrucci, Nicola Labarile e Nicola Muschitiello), hanno
chiesto all’Assessore Nunziante se l’Amministrazione Regionale intenda adottare provvedimenti nei confronti
dei responsabili dello splafonamento
del fondo (che per gli stessi critici anni hanno percepito premialità per il “raggiungimento” degli obiettivi), considerato che le loro superficiali o irresponsabili
azioni avranno per i prossimi 10 anni ripercussioni negative sul fondo stesso,
provocando disagi economici sui redditi dei dipendenti.
Inoltre sempre dal CSA, è stata
chiesto che si procedesse a una razionalizzazione della spesa per le consulenze
esterne, che avrebbe allo stato attuale un impatto economico molto
considerevole (probabilmente non
strettamente necessario visto che può disporre fra i propri lavoratori di
persone competenti) considerato che i debiti prodotti dall’incuria dell’Amministrazione
stessa non devono pesare solo e unicamente sulle tasche dei lavoratori!
In ogni caso l’Assessore Nunziante
ha riferito che attenderanno l’eventuale pronunciamento della Corte dei Conti
prima di intraprendere eventuali azioni a carico dei responsabili della
situazione debitoria.
In tale clima di forte tensione fatta
emergere dalle forze sindacali, l’Amministrazione si è impegnata a controllare
ogni anno gli eventuali risparmi che si potranno determinare e già nel 2021,
con il nuovo piano di razionalizzazione, provvederà a far convogliare tali
risparmi in favore della riduzione del debito.
Alla luce di tutto questo i rappresentanti
del CSA hanno chiesto con grande determinazione che si predisponga un bilancio preventivo per la destinazione
delle risorse del fondo, onde poi, poterne monitorare la gestione per evitare
le dannose situazioni economiche accadute anche quest’anno per una grande platea
di lavoratori.
Su questo specifico argomento il
dott. Palladino si è dimostrato disponibile e ci ha rassicurato che nei
prossimi giorni ci fornirà il rendiconto di spesa del fondo 2017 .
Per ciò che attiene il piano che
la G.R. dovrà deliberare (non appena è reso ufficiale), ci riserviamo ogni
azione a tutela dei lavoratori che rappresentiamo per evitare la beffa oltre al
danno già recato agli stessi.
Il CSA resta baluardo
per i
diritti e la dignità dei lavoratori!
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