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venerdì 21 settembre 2018


COMUNICATO

   Come da convocazione si è tenuto giovedì 20 settembre l’incontro fra l’Assessore Nunziante, il dott. Albanese, il dott. Palladino e i componenti della delegazione trattante RSU regionale.

In apertura l’Assessore Nunziante ha comunicato ai presenti la decisione dell’Amministrazione Regionale di procedere al piano di recupero (ai sensi dell’art 4, commi 1 e 2, del D.L. n. 16/2014 e art. 40 del D.Lgs n. 165/2001) in riferimento a quanto accertato con la delibera di G.R. n.  904/2017 che ha quantificato l’esubero di spesa verificatosi sul fondo del salario accessorio per gli anni verificati.

   E' stato spiegato che tale necessità e urgenza a procedere sia scaturita in seguito a diffida da parte della Corte dei Conti nei confronti dell’Amministrazione Regionale.

L’Assessore, pertanto, ha fatto distribuire il prospetto che pianificherebbe il recupero del debito nei prossimi 8 anni (come illustrato nel documento linkato al seguente indirizzo):




   Come parte sindacale abbiamo eccepito sulla durata del piano di recupero, ritenendo che avrebbe penalizzato maggiormente i lavoratori, per cui a seguito di unanime ed esplicita richiesta abbiamo ottenuto di prolungare la rateizzazione del debito in 10 anni, in modo da far rientrare nel fondo circa 400 mila euro all’anno.

  Successivamente sono seguiti una serie di interventi critici rispetto al merito del piano presentato, in particolare i rappresentanti del CSA presenti (Carlo Cirasola, Giuseppe Bennardi, Nicola Perrucci, Nicola Labarile e Nicola Muschitiello), hanno chiesto all’Assessore Nunziante se l’Amministrazione Regionale intenda adottare provvedimenti nei confronti dei responsabili dello splafonamento del fondo (che per gli stessi critici anni hanno percepito premialità per il “raggiungimento” degli obiettivi), considerato che le loro superficiali o irresponsabili azioni avranno per i prossimi 10 anni ripercussioni negative sul fondo stesso, provocando disagi economici sui redditi dei dipendenti.

  Inoltre sempre dal CSA, è stata chiesto che si procedesse a una razionalizzazione della spesa per le consulenze esterne, che avrebbe allo stato attuale un impatto economico molto considerevole (probabilmente non strettamente necessario visto che può disporre fra i propri lavoratori di persone competenti) considerato che i debiti prodotti dall’incuria dell’Amministrazione stessa non devono pesare solo e unicamente sulle tasche dei lavoratori!

  In ogni caso l’Assessore Nunziante ha riferito che attenderanno l’eventuale pronunciamento della Corte dei Conti prima di intraprendere eventuali azioni a carico dei responsabili della situazione debitoria.

  In tale clima di forte tensione fatta emergere dalle forze sindacali, l’Amministrazione si è impegnata a controllare ogni anno gli eventuali risparmi che si potranno determinare e già nel 2021, con il nuovo piano di razionalizzazione, provvederà a far convogliare tali risparmi in favore della riduzione del debito.

  Alla luce di tutto questo i rappresentanti del CSA hanno chiesto con grande determinazione che  si predisponga  un bilancio preventivo per la destinazione delle risorse del fondo, onde poi, poterne monitorare la gestione per evitare le dannose situazioni economiche accadute anche quest’anno per una grande platea di lavoratori.
Su questo specifico argomento il dott. Palladino si è dimostrato disponibile e ci ha rassicurato che nei prossimi giorni ci fornirà il rendiconto di spesa del fondo 2017 .

  Per ciò che attiene il piano che la G.R. dovrà deliberare (non appena è reso ufficiale), ci riserviamo ogni azione a tutela dei lavoratori che rappresentiamo per evitare la beffa oltre al danno già recato agli stessi.

Il CSA resta baluardo 
per i diritti e la dignità dei lavoratori!



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