COMUNICATO STAMPA
In data di ieri (9 luglio),
presso la sede di via Gentile della Regione Puglia, ha avuto luogo l’incontro
tra le OO.SS. e i Dirigenti preposti per
discutere sulla questione del “Posizionamento telecamere presso le sedi regionali”
già installate.
A tal proposito l’Amministrazione
ha riaffermato che, il sistema di videosorveglianza installato all’interno e
nelle aree perimetrali esterne all’edificio della sede medesima è finalizzata
alla sicurezza del lavoro e alla tutela del patrimonio aziendale, nel rispetto della
tutela della privacy come previsto dallo statuto dei lavoratori L. 300/70.
Inoltre ha garantito che il
funzionamento delle telecamere interne avverrà tassativamente fuori degli orari
di lavoro (dalle ore 20:00 alle ore 07:00), assicurando che le immagini riprese
potranno essere visionabili esclusivamente dall’autorità giudiziaria in caso di
eventuale indagine.
Ai vari suggerimenti e interventi
delle altre OO.SS., il CSA è intervenuto esprimendo il proprio dissenso, in
quanto contrariato dal comportamento antisindacale dell’Amministrazione:
infatti il Segretario stesso, ha ribadito che l’Amministrazione, ha agito in maniera del tutto arbitraria nel procedere all’installazione dell’apparato costituito, tra l’altro, da un numero eccessivo di telecamere (circa 80 telecamere nei vari corridoi interni) considerato che questa si attua, previo accordo collettivo stipulato dalla RSU o dalle RSA, così come disciplinato dall’art. 4 della stessa legge n. 300/70, secondo la quale, anche nel caso in cui non siano funzionanti durante l’orario di lavoro risulterebbe un reato.
infatti il Segretario stesso, ha ribadito che l’Amministrazione, ha agito in maniera del tutto arbitraria nel procedere all’installazione dell’apparato costituito, tra l’altro, da un numero eccessivo di telecamere (circa 80 telecamere nei vari corridoi interni) considerato che questa si attua, previo accordo collettivo stipulato dalla RSU o dalle RSA, così come disciplinato dall’art. 4 della stessa legge n. 300/70, secondo la quale, anche nel caso in cui non siano funzionanti durante l’orario di lavoro risulterebbe un reato.
Alla luce di tale comportamento, da parte dell’Amministrazione, il CSA ha richiesto la disinstallazione delle
telecamere stesse, salvo decisioni successive di altra tipologia, considerato che
l’attuale apparato di telecamere (sia per numero che per posizione) risulterebbe
invadente per la privacy del lavoratore, costretto pertanto ad operare in una
situazione di stress lavorativo.
Il CSA insieme alla CISL sono
rimaste basite e sconcertate dall’atteggiamento assunto da parte dei rappresentanti sindacali CGIL e UIL, apparsi molto sottomessi e favorevoli alle decisioni dell'Amministrazione, limitandosi solo a invitarla a installare qualche cartello in più sull'indicazione della videosorveglianza in uso, dimenticandosi dei lavoratori e in particolare del plesso di via Gentile.
Per cui il CSA non sottoscriverà nessun
documento o relazione che ne possa derivare dall’incontro di ieri e si riserva
eventuali iniziative di protesta, unitamente ad altra organizzazione sindacale,
presso gli organi competenti.
Nell’incontro è stato chiesto
anche che fosse corrisposta con la mensilità di luglio la liquidazione della
produttività anno 2017 per i lavoratori, (segue
lettera)
Nessun commento:
Posta un commento