Taranto, tensione al Centro per l’Impiego: utente sfonda la porta a calci. CSA: “Vigilanza prima che sia troppo tardi”
Attimi di tensione nei giorni scorsi al Centro per l’Impiego di Taranto. Una dipendente regionale dell’ARPAL, Agenzia Regionale per Le Politiche Attive del Lavoro, è stata aggredita mentre cercava di far rispettare il numero massimo di utenza all’interno dell’ufficio.
Una donna, con atteggiamento intimidatorio, ha colpito con calci e pugni la porta vetrata di accesso, provocandone l’apertura e colpendo la dipendente all’avambraccio sinistro, procurandole un ematoma nonché dei danni ai saliscendi della porta che ne fissano la chiusura. Sul posto è intervenuta la polizia che ha preso atto dei fatti accaduti.
La denuncia dell’accaduto da parte del segretario regionale del CSA Carlo Cirasola: “Nonostante le innumerevoli richieste di dotare i Centri per l’Impiego della Regione Puglia di un servizio di Vigilanza – si legge nel comunicato -, alla luce dei tanti episodi di violenza ai danni dei dipendenti dei CPI, documentati in questi mesi, nulla è stato fatto, con la conseguente situazione di pericolo per l’incolumità dei dipendenti che operano giornalmente nei Centri per l’Impiego, divenuta oramai cronica e pericolosa. Consci del fatto, che i tempi e le procedure per l’istituzione di questo servizio di vigilanza potrebbero essere comunque piuttosto lunghi, sollecitiamo per l’ennesima volta il Commissario ad istituire questo servizio almeno per i centri più bersagliati ed esposti a situazioni pericolose per i nostri colleghi, prima comunque che sia troppo tardi, ripensando a quello che si sarebbe dovuto e potuto fare e che invece a tutt’oggi non è stato fatto”.
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