ANCHE IL QUOTIDIANO DI BARI COMMENTA LE AZIONI DI LOTTA CHE STA PORTANDO AVANTI IL CSA A DIFESA DEL PERSONALE STORICO NEI CONFRONTI DELLA REGIONE PUGLIA
QUI DI SEGUITO SI RIPORTA L'ARTICOLO PUBBLICATO IN DATA ODIERNA
Tornano in primo piano le questioni legate alla gestione del personale regionale, specie dopo l’approvazione del <<Piano Assunzionale>> oggetto di diversi tavoli e riunioni in assessorato, a via Celso Ulpiani. In prima linea ci torna il sindacato “CSA Regioni Autonomie Locali” guidato da Carlo Cirasola, che ha denunciato <<la presa di posizione fortemente discriminatoria nei confronti del personale storico di tutte le categorie, per cui è stato chiesto che Piano Assunzionale fosse revocato, riproposto o integrato al fine di comprendere per il triennio 2017/2019 anche il personale storico>>. Come? Prima di tutto attingendo dalle graduatorie in scadenza al 31 dicembre di quest’anno (A-B/ B-C e Dirigenza) previa proroga delle stesse e applicando il Decreto Madia (procedure selettive per la progressione tra le aree riservate al personale di ruolo) per cui è stato già più volte sollecitato un ‘urgente incontro’ a capo della giunta e assessore al Personale, al fine di giungere ad una soluzione della problematica. Il guaio è che finora il Vice Presidente e Assessore alle Risorse Umane Antonio Nunziante s’è dimostrato “evasivo” in merito alla richiesta di proroga delle graduatorie in scadenza al 31.12.2017 (A-B/B-C) e relativo scorrimento, senza cui non ci sarebbe stata alcuna possibilità per i dipendenti storici di far parte del Piano Assunzionale 2018. Ecco perché Cirasola ha già messo mano a carta, penna e calamaio con nota prot. 93/Segr del 13/10/2017, rammentando che in sede di incontro tenutosi il 4 settembre, presente lo stesso Vice Presidente, l’Amministrazione Regionale proprio sulla “proroga graduatorie concorsuali” ebbe a sottoscrivere testualmente quanto segue: “assicura l’impegno politico a richiedere la proroga di tutte le graduatorie in scadenza. Chiaramente il Vice Presidente precisa che tale impegno riguarderà le graduatorie attualmente valide”. Ebbene, non avendo avuto risposte risolutive da nessuno dei soggetti interessati, il sindacato autonomo con un’altra missiva (prot. 95/Segr del 23/10/2017) chiese ancora una volta gli eventuali atti a tutela del personale storico, fortemente penalizzato e discriminato –come detto – dal piano. Cirasola va giù senza altri giri di parole <<Con il perdurare ancora oggi di questo silenzio, cosa dovrebbe dedurre il personale in servizio da venti o addirittura trent’anni e più, cari signori amministratori?…..che forse la volontà politica di questa Amministrazione Regionale non è in realtà l’impegno sottoscritto il 4 settembre scorso, ma piuttosto dare del fumo negli occhi, apparire accondiscendente, comprensivi aperti a tutte le proposte per calmare le acque e sperare che passi inosservata la vera volontà politica di questa Amministrazione Regionale. Con tanti saluti al personale storico…>> Non è così? Bene, allora che ci sia finalmente questo <<incontro chiarificatore e risolutivo>> che il “CSA Regioni Autonomie locali” ha chiesto e richiesto, fin dal 21 settembre scorso e che ancora oggi è qui a sollecitare. Inutile dire che ci saranno proteste, assemblee e sit-in in tutte le sedi, nel caso il Presidente Emiliano e l’Assessore al Personale Nunziante continuino a restare indifferenti dinanzi alle pressanti istanze dei dipendenti più anziani dell’ente regionale…
Antonio De Luigi
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