Lettori fissi

Visualizzazioni totali

giovedì 26 maggio 2016



csa.jpg 
      
  C.S.A. Regioni Autonomie Locali
  Regione Puglia
             
  
Cari Colleghi tutti
in merito alla nostra Assemblea Sindacale C.S.A. Regioni Autonomie Locali dei Dipendenti Regione Puglia, tenutasi il giorno 25 maggio u.s., si è avuta l’opportunità di esporre le problematiche all’ordine del giorno al Presidente Emiliano il quale ha dato la propria disponibilità ad incontrare la scrivente O.S. per la prossima settimana.
In tale occasione saranno esplicitate in dettaglio le problematiche citate, proponendo eventuali soluzioni  adottabili. 
In sede di assemblea si è anche avuta la possibilità di incontrare a tal fine alcuni consiglieri di maggioranza e opposizione.
Auguriamoci quindi  che il Presidente possa mantenere l’impegno assunto.
Questo è solo  l’inizio di una nuova fase sindacale di  confronto con l’Amministrazione per cui è auspicabile il SUPPORTO DI TUTTI.

Forza C.S.A.

LA SEGRETERIA









2 commenti:

  1. Molto bravo Carlo nell'essere riuscito ad avvicinarsi al nostro Presidente ed esporre le problematiche che rattristano da sempre il personale regionale di categorie A B e C . Ci viene da chiedere e gli altri sindacati importanti che fanno?

    RispondiElimina
  2. Si apprende con grande rammarico, che oggi al Dipartimento Agricoltura hanno assegnato il 50 % degli incarichi di Responsabile di misura per i fondi comunitari al personale precario (triennali) preferendolo al personale di ruolo (categoria D) che da anni si occupa di fondi comunitari.
    Io personalmente anche se sono di cat. B, non posso che essere amareggiato di questa situazione discriminante e direi ingiusta, in quanto i nostri illustri Dirigenti
    hanno preferito assegnare tali incarichi a persone sicuramente meno esperte rispetto al personale storico che da 15 anni si occupa di tale compito.
    Ci viene da chiedere perché questa decisione ?
    Cosa si nasconde dietro per preferire il personale neo-assunto e senza alcuna esperienza in questo compito?
    Non sarebbe opportuno che i nostri illustri Dirigenti dessero delle spiegazioni?
    Siamo in una società in cui tutta l’attività amministrativa si deve ispirare al principio della trasparenza, ma la trasparenza di cosa ? Sicuramente la trasparenza come la intendono loro si basa sulle problematiche di ordinaria amministrazione: schede di valutazione, gestione presenze, autorizzazioni visite fiscali ecc. su queste attività i Dirigenti si sentono responsabili, rischiano in primis che scherziamo?
    E sulla assegnazione degli incarichi? Parliamo di P.O. , A.P. , incarichi di misura e quant’altro non si sentono responsabili ? In questo caso loro non si sentono responsabili, eh si certo perché dobbiamo fare il favore a qualcuno perché questo qualcuno poi…. E mi fermo qui.
    Ormai questi personaggi voluti da una politica sporca, fanno il bello e il cattivo tempo perché hanno il potere in mano. Se ne infischiano del personale che ha maturato abilità professionali che possono solo dare lustro e beneficio all’amministrazione regionale.
    Sono vicino moralmente a tutti i miei colleghi anche di categoria D (storici) che come me hanno dato tanto a questa amministrazione regionale senza aver avuto nessun riconoscimento giuridico ed economico … Ah no dimenticavo! solo un grazie, un bravo e una pacca sulle spalle.
    Io dico che è ora di ribellarsi a questo stato di cose, se qualcuno è responsabile di tutto questo deve rispondere personalmente.
    Non scodinzoliamo ai nostri Superiori, perché loro pensano solo al loro prestigio e alla loro tasca.
    La trasparenza ci deve essere in ogni attività, perché non pubblicano queste decisioni di incarichi sul portale Primanoi? Quali sono i criteri che utilizzano per assegnarli a questo o a quel personale? Perché non si interpellano gli assessori o i consilieri regionali a dare una risposata a tutto questo?
    Ribelliamoci a questo stato di cose, cerchiamo di essere uniti tutti senza distinzione di caregoria ABC e D. Denunciamo le ingiustizie ! E se è necessario si può valutare anche la possibilità di eventuali azioni legali per rivendicare i nostri diritti mai riconosciuti.

    RispondiElimina