Arif Puglia, nuove assunzioni. Cirasola: “Bando pubblicato allo scadere del piano triennale”
ATTUALITÀ 14 Dicembre 2022– Autore: Redazione Quinto Potere
Assunzioni
in Arif. Ci sono molteplici dubbi da parte di CSA Regioni Autonomie Locali,
nella persona del consigliere nazionale e coordinatore della Puglia, Carlo
Cirasola, in merito alle nuove assunzioni bandite dall’Agenzia Regionale
Attività Irrigue e Forestali. “Con la delibera numero 1242 del 01/12/2022 del
direttore generale dell’Arif Dott. Ferraro, si chiude il periodo di
programmazione 2020-2022 per le assunzioni dell’Agenzia. In questa delibera il
Direttore con un piano stralcio per il 2022 bandisce l’ingresso di 6 impiegati
di categoria D e 4 di categoria C. Assunzioni, chissà perché, da realizzare in
extremis allo scadere del Piano triennale dei fabbisogni di personale
2020-2022, periodo durante il quale non si è proceduto ad alcun reclutamento a
tempo indeterminato nell’Ente, a parte un ingresso per mobilità. Nessun nuovo
ingresso è stato realizzato nel triennio 2020- 2022, neanche quelli messi a
bando due anni e mezzo fa. In particolare grida vendetta la mancata
realizzazione del concorso per 110 operai categoria B del Contratto funzioni
locali, bandito per 110 posti complessivi due settimane prima delle elezioni
regionali del 2020 (forse per “equilibrare” le stabilizzazioni previste, forse
per le imminenti elezioni, probabilmente per tutti e due i motivi); avviso che
mancava però di adeguata copertura finanziaria, essendo questa assicurata solo
per 50 unità. A seguito di questo bando sono giunte all’ARIF oltre 7000
domande, che giacciono dimenticate da due anni e mezzo nei cartoni presso
l’Agenzia. Neanche una comunicazione agli interessati, che tra l’altro hanno
versato anche 10 euro cadauno per le spese concorsuali, con introito nelle
casse dell’Arif di oltre 70.000 euro. L’unico risultato è aver illuso i
tantissimi giovani e meno giovani di tutta la regione, che in un momento di
gravissima crisi economica e lavorativa hanno fatto domanda nella speranza di
un posto di lavoro”.
“Tale
situazione – continua Cirasola – alla fine del periodo di validità conferma le
perplessità che fin dall’inizio ha avuto questo sindacato riguardo la
legittimità e l’applicabilità del Piano Triennale del fabbisogno di personale
dell’Arif. Con buona pace delle garanzie per gli esterni, a cui non viene
assicurata la garanzia costituzionale di un adeguato accesso alla Pubblica
amministrazione. Le perplessità del CSA si concretizzarono all’epoca, in una
diffida al Direttore Ferraro e al dott. Galli, direttore del personale,
dall’applicazione del Piano triennale in questione senza un’adeguata garanzia
di partecipazione per gli esterni al concorso. Diffida che non ha avuto
risposta nel merito, a parte quelle via pec del dott. Galli che dichiarava
tranquillamente il mancato coinvolgimento dell’Ufficio del personale dell’Arif
nell’attuazione del piano delle assunzioni, essendo tutto gestito in prima
persona dal Direttore Generale. Come fosse normale in un Ente pubblico che
tutto il reclutamento sia affidato alla sola figura del Direttore Generale,
senza alcun coinvolgimento degli Uffici del Personale. Tutto è concentrato
nella figura del Direttore Generale, dalla gestione amministrativa a quella
tecnica. Sarebbe ora che il Consiglio regionale si avvalesse delle proprie
prerogative per vederci finalmente chiaro in quello che succede nella gestione
dell’ARIF con l’istituzione di un’apposita Commissione consiliare” conclude il
segretario di CSA Regioni Autonomie Locali.
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