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venerdì 4 giugno 2021
IL COORDINAMENTO SINDACALE AUTONOMO SCRIVE AD ARPAL PUGLIA
Si organizzano attività di formative ma le apparecchiature informatiche negli uffici sono inadeguate
Il Coordinamento Sindacale Autonomo (CSA) torna a tutelare i diritti dei lavoratori con una comunicazione indirizzata ai vertici Arpal Puglia. Motivo di protesta è l’inadeguata organizzazione di alcune attività formative riservate ai dipendenti, che sono state predisposte nel periodo meno indicato poiché di questi tempi i lavoratori sono alle prese con la gestione di ferie residue e dei bandi di avviamento a selezione. Ma non finisce qui: in mancanza di idonee apparecchiature informatiche, i dipendenti sono stati “autorizzati/invitati a svolgere l’attività formativa dal proprio domicilio, dotandosi e utilizzando anche all’interno dell’ufficio l’apparecchiatura informatica personale necessaria per svolgimento della FAD, senza contare i problemi di collegamento dei supporti personali alla rete regionale”, si legge nella missiva. I dipendenti risultano così praticamente costretti a svolgere il proprio lavoro da casa nelle giornate di rientro; inoltre, escludendo chi è autorizzato allo smartworking per la settimana o la giornata indicata, vige l’obbligo di recarsi presso gli uffici al termine dell’attività formativa. Ciò costituisce un enorme disagio, specialmente per i pendolari, “costretti a corse per evitare ritardi nelle timbrature”.
La lettera del CSA si conclude con una precisa richiesta: “Allo stato attuale, l’attività formativa, anziché rappresentare un’opportunità per i dipendenti, si tramuterebbe in aggravio e fronte di stress e preoccupazione data l’obbligatorietà, per cui questa O.S. a seguito delle numerose lamentele e proteste pervenute dai lavoratori, nelle ultime ore, chiede la temporanea sospensione del provvedimento e un incontro urgente al fine di chiarire e concordare opportune iniziative, tese a risolvere nel migliore dei modi i problemi sopra esposti e dichiara contestualmente lo stato di agitazione”.
Non si è fatta attendere la risposta dell’azienda interessata, la quale ha di fatto riconosciuto la necessità di dotare gli uffici di adeguate apparecchiature informatiche al fine di rendere agevole lo svolgimento delle attività formative e non solo. Fatta questa premessa, tuttavia, si sottolinea che “l’avvio della suddetta attività formativa straordinaria (a distanza) costituisce un fatto ormai noto da tempo al personale dei CPI, essendo stata oggetto di diversi provvedimenti e note informative, rientrando la stessa nell’ambito del Piano straordinario di Potenziamento dei CPI e delle PAL. Pertanto, nelle more della fornitura di nuova strumentazione informatica necessaria, anche al fine di migliorare la qualità ed efficacia dei numerosi servizi quotidianamente erogati dai CPI pugliesi, e non pregiudicare comunque il diritto alla formazione ed all’aggiornamento professionale, questa Agenzia, di comune accordo con le Università pugliesi coinvolte e con il competente CTS nel frattempo costituito, al termine di un lungo percorso ha ritenuto opportuno avviare la formazione in modalità a distanza per il personale attualmente in servizio, fissando altresì l’obiettivo di concludere l’intero percorso formativo (di base e specialistico) entro il prossimo 31.12.2021”. I vertici Arpal sostengono che lo svolgimento delle FAD nelle giornate del martedì e del giovedì costituiscono una mera eccezione, da rivedere con una differente articolazione delle giornate e degli orari dedicati alla formazione.
“In chiusura preme comunque sottolineare che, pur nella consapevolezza della assoluta necessità di rinnovare la strumentazione informatica in dotazione presso gli Uffici/CPI di competenza, durante la ormai lunga fase di emergenza sanitaria vissuta in questi mesi/anni i CPI pugliesi, per il tramite dei loro operatori e della strumentazione informatica in dotazione, oltre ad aver continuato a garantire servizi (principalmente in modalità telematica), hanno regolarmente partecipato a diverse riunioni in videoconferenza, nonché a diverse iniziative formative a distanza, ivi inclusa quella attualmente in corso in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro” così si conclude la risposta dell’Arpal.
mercoledì 2 giugno 2021
mercoledì 5 maggio 2021
Bari, 5 maggio
2021
prot.
n. 018/segr/2021
All’Assessore al Personale e Organizzazione
Giovanni Francesco STEA
assessore.personale@regione.puglia.it
Al Dirigente Sezione Personale e Organizzazione
dott. Nicola Paladino
servizio.personale@regione.puglia.it
Al Titolare P.O. "Contrattazione e relazioni Sindacali"
dott.ssa Rita De Pace
Oggetto: Procedura attribuzione istituto P.E.O.- Sollecito
Con riferimento alla prevista procedura di attribuzione
P.E.O. 2020, considerato che questa Amministrazione ha provveduto a nominare le
Commissioni per l’esame delle domande di partecipazione alle predette progressioni
economiche, con determinazioni dirigenziali n. 378 e 379 del 6 aprile 2021,
tuttavia a tutt’oggi risulterebbe che il procedimento istruttorio non è stato ancora
avviato.
Pur consapevoli che la verifica comporti un notevole
impegno per la mole di lavoro da svolgere, per l’appunto è auspicabile che si
dia avvio quanto prima ai lavori, in considerazione che molti dipendenti,
prevedendo di andare in pensione entro la fine di quest’anno, confidano nella
certezza dell’attribuzione della P.E.O. almeno con l’ulteriore bando di selezione
previsto per l’anno 2021, nel caso non
dovessero essere selezionati con quello in corso.
La nostra premura nel far concludere quanto prima il
procedimento di selezione P.E.O. per il 2020 è finalizzata per l’appunto a far
avviare subito dopo la procedura selettiva per l’anno 2021, per consentire a
tutto il personale di raggiungere questo obiettivo, e che ulteriori ritardi
rischiano di far vanificare tale speranza ai tanti lavoratori che auspicano di
essere selezionati per conseguire quel piccolo miglioramento economico, ultima
chance di miglioramento soprattutto per i lavoratori a fine carriera prossimi
alla pensionamento.
Pertanto, ritenendo che sarebbe inattuabile la sovrapposizione
delle due procedure, questa O.S.
sollecita l’Amministrazione a concludere il procedimento selettivo P.E.O. 2020 nel
più breve tempo possibile, considerato
anche il notevole ritardo registrato nell’applicazione di questo istituto ai
sensi dell’ultimo CCNL del 2018.
Cordiali saluti
sabato 1 maggio 2021
mercoledì 31 marzo 2021
giovedì 25 marzo 2021
Coronavirus Bari, 118 in tilt nella terza ondata. Fsi Csa: “Situazione grave migliorare subito protocollo triage”
“L’attuale situazione pandemica sta richiedendo sforzi notevoli da parte di tutto il personale sanitario interessato: è indubbia la pressione generale, ma bisogna garantire la piena osservanza del protocollo che stabilisce la necessità di individuare i pazienti codificandone l’urgenza e inoltrarli all’area di intervento più appropriata. Per sintetizzarla, c’è bisogno di fare triage nel modo giusto”.
mercoledì 24 marzo 2021
UN ANNO DI PANDEMIA: COSA CI HA INSEGNATO?
La dura denuncia di FSI-CSA: situazione ancora critica negli ospedali pugliesi, oggi come nel 2020
Solo pochi giorni fa si è celebrata la prima giornata nazionale in memoria delle vittime del Covid, nell’anniversario del giorno in cui, a Bergamo, centinaia di bare furono trasportate su mezzi militari sotto gli occhi di una popolazione attonita e angosciata. Il ricordo è ancora vivo e la ferita brucia ancora, ma ad oggi cosa è cambiato? È questo ciò che domandano la Federazione Sindacati Indipendenti e il Coordinamento Sindacale Autonomo, alla luce di quanto sta avvenendo negli ospedali pugliesi alle prese con la tanto famigerata “terza ondata”. Un’ondata che non avrebbe dovuto trovarci impreparati, considerato il lungo anno appena trascorso, in cui le istituzioni avrebbero dovuto predisporre le giuste risorse per il fronteggiamento dei momenti più critici a livello epidemico. “Il sistema avrebbe dovuto funzionare nel miglior dei modi in questa fase critica, forte della precedente esperienza, con una organizzazione più incisiva ed ottimizzata ma ciò non si è realizzato, anzi, perché nulla è cambiato! -si specifica in un comunicato stampa - La situazione è degenerata di male in peggio! Il sistema del 118 e dei pronto soccorso sono attualmente in tilt e, cosa più assurda, nessuno fa nulla a riguardo”.
Le ambulanze ormai vengono rimbalzate da un nosocomio all’altro, bloccate per ore nei pronto soccorso per via della carenza di ossigeno. Questo a fronte di interventi di massima urgenza, che potrebbero davvero fare la differenza tra la vita e la morte, come l’esperienza ci insegna.
“L’organizzazione sindacale intende fermamente denunciare alle autorità competenti l’attuale contesto - si legge infine nel comunicato - affinché, mediante provvedimenti ad hoc che non escludono eventuali denunce legali, sia possibile tutelare il personale operativo del 118 e del pronto soccorso, sia sotto l’aspetto fisico che psicologico onde evitare il perpetuarsi di una condizione obiettivamente disagevole e insostenibile”.
venerdì 19 marzo 2021
giovedì 18 marzo 2021
Il Commissario Covid 19 Gen. Figliuolo si complimenta con il CSA
DI AMMINISTRATORE · 17 MARZO 2021