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venerdì 19 aprile 2019

giovedì 18 aprile 2019



POLIZIA LOCALE

SCIOPERO NAZIONALE 
INDETTO PER IL 21 GIUGNO!







BUONI PASTO: BASTA CON I RITARDI!


Una volta esistevano i buoni pasto cartacei che si accompagnavano non di rado a problematiche di vario genere,  ma che di positivo avevano il vantaggio di essere consegnati a ciascun dipendente con anticipo, sia pure ad anno avviato, ma per le complessive 12 mensilità.
Oggi a distanza di due anni, con la digitalizzazione e l'informatizzazione che guadagna sempre più spazio, i buoni pasto  ci vengono consegnati tramite accredito su delle apposite CARD, nelle stesse modalità di come avviene l'accredito dello stipendio, del resto alla fine sempre di somme di tratta sia pure virtuali.
I presupposti della virtualizzazione dei buoni pasto dovrebbero consentire procedure più agevoli e rapide, quindi renderne più comoda la loro utilizzazione e gestione, tuttavia a quanto pare continuano a giungerci lamentele da parte di molti colleghi, che evidenziano spesso ritardi negli accrediti mensili sulle relative CARD, trovandosi pertanto (molto spesso) costretti ad anticipare le somme per usufruire del pasto nel giorno di rientro, situazione che diventa incresciosa per i tanti lavoratori che non percepiscono redditi dignitosi!
Una considerazione da fare, inoltre, è che con questo sistema innovativo i buoni pasto non vengono più accreditati in anticipo ma in posticipo rispetto a quelli maturati nel mese, situazione radicalmente opposta al sistema precedente che consentiva in fondo una più elastica gestione dei ticket assegnati.
Un altra segnalazione da parte di alcuni colleghi di Brindisi, sembra che alcuni esercenti abbiano lamentato che dal prossimo mese sia previsto un aumento delle commissioni sui buoni pasti da parte della ditta appaltatrice, che potrebbero influenzare in negativo il valore di acquisto dei buoi pasto. Ovviamente prendiamo questa notizia con "le pinze" considerato che non abbiamo avuto riscontri reali e sperando che non si verifichino.
Non vogliamo essere retrogradi, siamo certamente favorevoli all'innovazione tecnologica ma non vogliamo trovarci costretti ad affermare "era meglio quando si stava peggio"!
Questa O.S. come sempre si impegnerà affinché l'Amministrazione Regionale possa procedere a gestire la questione nella maniera più efficiente ed efficace, onde evitare che continuino a verificarsi tali disagi.

La Segreteria del CSA

Si pubblica qui di seguito una nota a cura di Giuseppe Bennardi, RSU di questa O.S., abile e competente sindacalista che più di ogni altro incoraggia all'azione e mantiene viva la fiammella delle rivendicazioni sindacali.




FIGLI  di un DIO minore

         E’ questa la certezza che prende sempre più corpo fra i  tantissimi  lavoratori dipendenti  della REGIONE PUGLIA inquadrati nelle categorie A,B, C e D (non titolari di posizione organizzativa),  chi vi scrive è eletto RSU per il CSA e componente della  delegazione trattante Regionale ed ha  partecipato, e continuerà a farlo,  a tutti gli incontri  utili al fine di migliorare le condizioni economiche dei colleghi lavoratori Regionali.
        Farsi carico dei problemi complessivi dei lavoratori è una prerogativa fondamentale di chi , come il sottoscritto, ha voluto e ottenuto la fiducia ampia dei colleghi, per proporre una rappresentanza delle istanze, all'interno della assemblea della RSU. E’ evidente che, in questi primi mesi di attività,  si e’ portato avanti  un lavoro teso ad incalzare l’Amministrazione sui tanti temi importanti ed essenziali per la vita dei  lavoratori. 
              Tuttavia, nonostante le migliori intenzioni,  si assiste a “doppie corsie e doppie velocità“, si opera e si chiude con estrema “scioltezza” il regolamento  dei  criteri per l’attribuzione dei nuovi incarichi per le P.O., si rinvia sempre in avanti la discussione del CID,  non si da’ nessuna informazione sulle risorse disponibili per provvedere alle progressioni orizzontali e al premio incentivante, non giungono informazioni sui tempi per le progressioni verticali. Insomma tutto fermo per i “soliti tanti noti” invece soluzioni privilegiate per una parte minoritaria (quanto minoritaria?) di personale.
           Tutto questo non è solo inaccettabile ma indecente e deprecabile, è evidentemente mortificante per la dignità di quei tanti lavoratori che con grande senso di responsabilità continuano a portare avanti attività essenziali per l’Ente. Credo sia arrivato il momento di far sentire alta la propria voce e non rassegnarsi alla realtà, anche perché  è  proprio la nostra rassegnazione l’elemento fondamentale  su  cui la controparte muove la sua strategia. Tutto si può accettare alla nostra età, anche l’apprendere  che non ci sono risorse disponibili,  ma essere presi per il  c… da dirigenti e burocrati in molti casi  più giovani  di molti di noi è offensivo. Difendiamo insieme la nostra dignità professionale.
               Saluti ed auguri a tutti voi.

               Giuseppe Bennardi