ARRIVA FINALMENTE
LA RISPOSTA
DELLA REGIONE PUGLIA
ALLA NOTA DEL CSA N. 89 DEL 21/09/2017 CON LA QUALE
SI CHIEDEVA
REVOCA E RIPROPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELLE ASSUNZIONI
Rincresce rilevare, purtroppo, che la risposta data dall'Amministrazione Regionale è alquanto DELUDENTE!
La richiesta avanzata dal CSA, di revoca e riproposizione della delibera n. 1436 sulla programmazione delle assunzioni, era stata consequenziale alla evidente discriminazione che colpisce il personale STORICO completamento ignorato in tale Piano.
Si rammenda che il CSA nella seduta del 4 settembre, aveva rivendicato con grande determinazione e toni piuttosto accesi, che fossero prese delle iniziative concrete a favore del personale Storico:
- in tale seduta è stata chiesta la proroga della validità delle graduatorie dei concorsi sulle progressioni verticali (A-B, B-C) e ribadita con sollecito anche nell'ultima richiesta fatta da questo CSA con nota prot. 91/segr/2107;
- è stata richiesto anche lo scorrimento delle graduatorie così come è stato previsto nel Piano stesso per altre graduatorie (come Ripam ecc.) contravvenendo a evidenti discriminazioni;
- altra richiesta fatta era riferita a iniziative concrete da prendere in virtù del decreto Madia per tutti gli altri colleghi Storici.
Nella nota, di seguito pubblicata, si evince chiaramente che da parte dell'Amministrazione Regionale non sono state date risposte precise a quanto richiesto, sia nella seduta del 4 settembre e sia con note successive inoltrate anche con toni decisi e duri.
Nella nota di risposta si dà ad intendere che il CSA fosse consenziente alla Programmazione decisa dall'Amministrazione in piena autonomia: niente di tutto questo!
Il CSA chiederà all'Amministrazione Regionale il verbale della seduta tenutasi in tale data, da dove si evinceranno le richieste fatte dal CSA e non tenute per nulla in considerazione dai principali rappresentanti della R.P.
Cosa aspetta l'Amministrazione a rilasciare verbale della seduta visto che è trascorso già più di un mese?
Il fatto che il piano "ricada nell'autonoma determinazione del datore di lavoro" (come precisato nella nota di risposta) non significa che debba essere viziata da illegittimità, ingiustizie e discriminazioni!
E' su questo che il CSA fa sentire con grande clamore la sua rivendicazione: siamo in una repubblica democratica o cosa? Siamo ancora in un società in cui conta ancora il parere sindacale e il CSA non può assolutamente tollerare simili abusi autoritari!
Nella nota l'Amministrazione si impegna a verificare nel 2018 la possibilità di avviare procedure selettive nel caso si verificassero delle situazioni favorevoli in base al decreto Madia:
a nostro avviso è solo fumo negli occhi! Il miglioramento giuridico del personale storico non deve basarsi su ipotetiche condizioni ma solo su certezze! Nel piano non ci sono garanzie o iniziative rassicuranti a favore del personale storico.
Il CSA non crede assolutamente a questi ipotetici impegni!
Nella nota non ci sono risposte a domande precise che il CSA ha posto, infatti si può evincere solo una rilevante intenzione a schivare le richieste fornendo delle risposte non esaustive e altamente deludenti che offendono tutto il personale storico.
Tutto questo non fa che prolungare nei lavoratori uno stato di malcontento e frustrazione, una condizione di stress lavorativo, nettamente in contrasto con quanto disciplinato e previsto dalle normative in tema di sicurezza nell'ambiente di lavoro.
Tutto questo non fa che prolungare nei lavoratori uno stato di malcontento e frustrazione, una condizione di stress lavorativo, nettamente in contrasto con quanto disciplinato e previsto dalle normative in tema di sicurezza nell'ambiente di lavoro.
Il CSA non demorde e continuerà la sua lotta sempre con grande determinazione !
P.S. - SI PUBBLICA A TITOLO DI CONOSCENZA L'IMPORTANTE DICHIARAZIONE
FATTA DALL'ASSESSORE CAROLI SUL PERSONALE STORICO NEL 2014
Oggi cosa siamo diventati per questa Amministrazione?
Cari iscritti e simpatizzanti a voi l'ardua sentenza!
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