Lettori fissi

Visualizzazioni totali

mercoledì 19 dicembre 2018

FESTIVITA' NATALIZIE





di seguito anche  il .....


.... messaggio augurale del Segretario Generale per le festività e il nuovo anno


Con l’approssimarsi delle festività natalizie e della fine dell’anno, ho il piacere di rivolgere a tutti voi, alle vostre famiglie e ai vostri cari i migliori auguri, auspicando buona salute e serenità in famiglia e nel lavoro.
Quello che sta per concludersi è stato un anno molto intenso per la nostra Federazione, considerando non solo il raggiungimento del sospirato traguardo del rinnovo del CCNL, ma altresì il positivo esito delle elezioni RSU negli enti locali che, in abbinamento ai successi riportati in quelle relative all’Igiene Ambientale tenutesi negli ultimi mesi del 2017, ci danno una forza contrattuale ancora maggiore, consolidando la nostra posizione di unico sindacato autonomo rappresentativo di categoria.
In questi mesi abbiamo lavorato alacremente anche su altri fronti, mantenendo le promesse fatte nel Consiglio Nazionale svoltosi a inizio febbraio 2018. Gli obiettivi, infatti, erano e sono molteplici.
Da un lato, sviluppare le strutture territoriali, non solo in funzione dell’ampliamento della base degli iscritti, ma soprattutto nella prospettiva di dare ai lavoratori e alle lavoratrici un segnale di presenza forte di FIADEL e CSA nei rispettivi ambiti, rendendoli punti di riferimento sempre più validi e propositivi.
Dall’altro, implementare anche i servizi messi a disposizione degli iscritti, tenendo presenti le nuove esigenze emergenti e la volontà di compiere quel salto di qualità che ci consenta di intervenire, con tempestività, decisione e professionalità, su tutte le situazioni di criticità che di volta in volta si propongono.
Tutto questo, senza trascurare l’importanza di avere una maggiore presenza in tutti i settori delle Funzioni Locali, di incrementare la nostra azione nell’Area Dirigenza, con la partecipazione alla costituzione di Fedirets, di diventare sindacato di riferimento per il comparto della Sanità, attraverso la costituzione di un nuovo Dipartimento, di dare una svolta reale al mondo del precariato, anche tramite l’istituzione di uno speciale Dipartimento che mette in relazione il precariato stesso con le politiche del lavoro.
Per quanto riguarda il settore Igiene Ambientale, ritengo che il buon lavoro svolto per l’approvazione del Contratto Nazionale dovrà essere ulteriormente rafforzato in chiave di sicurezza sul lavoro e di tutela riguardo le malattie professionali derivanti dai carichi di lavoro, che incidono notevolmente sulla salute dei lavoratori.
Non da ultimo, tengo a sottolineare l’impegno a manifestare la nostra presenza e testimonianza rispetto ai problemi sociali di maggiore emergenza, quali la violenza sulle donne, la lotta alle mafie e alle discriminazioni in senso lato.
In tale azione multi-direzionale, mi conforta il fatto di poter contare sulla nostra Confederazione di riferimento, la CISAL, che è stata ben lieta di ravvivare e implementare il rapporto sinergico già in atto, in funzione degli obiettivi statutari e politici che FIADEL e CSA si pongono, insieme agli altri sindacati aderenti alla nostra Federazione.
Più volte, ho ribadito il nostro ruolo “alternativo” sul fronte sindacale. Essere alternativa non significa semplicemente ragionare e agire in maniera diversa rispetto ai sindacati confederali – che non a caso continuano a perdere iscritti e a volte danno l’impressione di preferire la logica del compromesso a quella del confronto dialettico forte, nell’esclusivo interesse di salvaguardare gli interessi dei lavoratori – ma ancor di più proporre idee nuove, un modello nuovo di sindacato, mettendo da parte i vecchi pregiudizi per avviare un dialogo costruttivo con tutte le entità interessate allo sviluppo delle politiche occupazionali e al benessere delle presenti e future generazioni.
Un discorso, questo, che merita ulteriori approfondimenti, come ho già previsto di fare tanto nel mio Report di fine anno quanto nella relazione che presenterò al Consiglio Nazionale FIADEL CSA che si terrà a Chianciano dal 6 al 9 febbraio 2019.
Nel concludere, vorrei porre l’accento sugli obiettivi più grandi che FIADEL e CSA dovranno continuare a perseguire, e dei quali mi faccio garante nei confronti dei lavoratori.
In primo luogo, predisporre, attraverso i Dipartimenti CSA e il comparto Igiene Ambientale, le nuove piattaforme contrattuali, nell’orientamento di migliorare le condizioni di tutti i lavoratori, per quanto attiene al recupero della dignità, delle rispettive specificità professionali e di quanto perso, non solo in termini economici, nei lunghi anni di vacanza contrattuale.
Inoltre, dovremo dare un contributo fattivo alla crescita del nostro Paese, sempre più affranto da incertezze e conflitti politici, da una crisi economica che sembra essere un tunnel senza uscita, da contraddizioni ideologiche e sperequazioni sociali.
Tutti noi dobbiamo essere consapevoli che il nostro ruolo va oltre quello meramente sindacale, altrimenti rischiamo – come hanno fatto altri – di chiuderci in un bozzolo nel quale rischiamo di rimanere imprigionati.
Con tutti questi auspici, rivolgo, a nome mio personale e del Consiglio Nazionale FIADEL CSA, i più sentiti ringraziamenti ai dirigenti sindacali per il sostegno che ci hanno dato e a tutti gli iscritti per averci dato fiducia, credendo nella nostra lotta.

Il Segretario Generale
Francesco Garofalo

mercoledì 12 dicembre 2018




SE SONO ROSE … FIORIRANNO!

Il giorno 10 dicembre u.s., come da noi precedentemente comunicato, si è tenuto l’incontro della delegazione trattante, convocata dall’Amministrazione Regionale (sollecitata anche dalle nostre numerose richieste).

Nella seduta, d’intesa con l’Amministrazione, si è giunti a proporre l’adozione di un “Accordo Ponte”, finalizzato a salvaguardare e impegnare le risorse dell’anno 2018, considerato i tempi ormai esigui, rispetto a quelli necessari per la delegazione trattante, a portare a termine quanto programmato per la contrattazione decentrata.

In tale circostanza il dott. Paladino, nel ruolo di Presidente di parte pubblica, ha dato avvio alla riunione comunicando ai presenti l’adozione da parte della Giunta Regionale della deliberazione  n. 2111, che sostanzialmente stabilisce l’integrazione del fondo per il trattamento accessorio per l’anno 2018 (in applicazione dell’art.67, comma 4, del CCNL 2016/2018 dell’1,2 % del monte salari dell’anno 1997)  pari a € 876.039,63 da destinare nello stesso anno alla produttività collettiva.

Altresì nella stessa ipotesi di  “Accordo Ponte”  è stato disposto che le eventuali economie del fondo, per l’anno 2018, saranno destinate all’applicazione dell’istituto PEO (Progressioni Economiche Orizzontali) per il comparto.

Inoltre, il fondo 2018 sarà suscettibile di ulteriore incremento, non appena si sarà concluso l’iter dei provvedimenti a carattere nazionale (DPCM in applicazione dei comma 799 e 800 della legge di stabilità 2018) relativi al personale trasferito alle Regioni da altre strutture pubbliche (centri per l’impiego ecc.) oltre che a revisione per le previste decurtazioni delle indennità PO/AP non più integrate nello stesso.
In ogni caso è stato disposto che l’utilizzo del fondo anno 2018 sarà soggetto alla pregressa disciplina del CID 2013.

Per queste ragioni, come CSA, abbiamo aderito e sottoscritto l’Accordo, consapevoli dei tempi necessari ma soprattutto perché il merito di ogni questione va ripreso e discusso specificamente, consci del fatto che con questa Amministrazione Regionale, meglio attendere fatti concreti che pronunciamenti in generale teorici.

Resteremo vigili e protagonisti per una fase di relazione sindacale concentrata sui soli obiettivi utili per i lavoratori.

Crediamo che con le nostre iniziative recenti,  mobilitazione dei lavoratori e assemblee davanti alla sede della Presidenza della Giunta, di aver contribuito non poco alla riconsiderazione da parte dell'Amministrazione del peso del sindacato e della tutela della dignità di tutti i lavoratori!

L’impegno finale è di rivedersi quando l’Amministrazione sarà in grado di definire, in maniera puntuale, l’ammontare definitivo del fondo 2018.

La Segreteria del CSA

lunedì 10 dicembre 2018



COMUNICAZIONE IMPORTANTE

In seguito alle varie sollecitazioni sindacali, nei confronti dell'Amministrazione Regionale, ad avviare le trattative sulla contrattazione decentrata, in data odierna si è tenuta finalmente la prima riunione in merito alla contrattazione CID.
Infatti, in data 3 dicembre 2018 con opportuna nota inviata a tutte le OO.SS., l'Amministrazione Regionale ha provveduto a convocare la delegazione trattante per discutere dei seguenti argomenti:

1. "Utilizzo del fondo salario accessorio anno 2018 secondo la pregressa disciplina di cui al CID 2013";

2.  "Integrazione dell'1,2% della parte variabile del Fondo, a seguito della D.G.R. n. 2111 del 21.11.2018 avente ad oggetto: «Contrattazione decentrata integrativa per il personale del comparto. Direttive per la delegazione trattante di parte pubblica - Applicazione art, 67, comma 4, del C.C.N.L del 21 maggio 2018».

La riunione, pertanto, si è conclusa formulando una " Ipotesi di accordo ponte ai sensi dell'art. 8, CCNL funzioni locali triennio 2016-2018"
così come descritto nel relativo verbale qui di seguito pubblicato:




La Segreteria del CSA


lunedì 3 dicembre 2018




C.S.A. Regioni Autonomie Locali
Segreteria Territoriale e Aziendale
Regione Puglia



C O M U N I C A T O 

ASSEMBLEA SINDACALE 

 del 3 dicembre 2018 
c/o sede Presidenza Regionale




    Siamo stati ricevuti dall'entourage del Presidente, erano infatti presenti il segretario generale della Presidenza, dott. Venneri, il capo di gabinetto avv. Stefanazzi, il consigliere del Presidente, dott. De Santis e il dirigente della sezione Personale, dott. Paladino.

Sono stati affrontate una serie di questioni:

1) costituzione del fondo 2018. Ci è stato detto che il fondo sarà costituito non appena arriverà il Decreto Ministeriale di incremento della spesa in base alle nuove assunzioni e al trasferimento del personale dei centri per l'impiego delle ex provincie; 
questo personale a decorrere dal 2018 fruirà del CID della Regione Puglia; proprio per questo il Ministro aumenterà con proprio decreto la capienza del fondo. La Giunta si è impegnata ad approvare comunque I' incremento del fondo in misura dell' 1,2%. Abbiamo chiesto se il fondo sarebbe stato incrementato anche della somma, riveniente dalle progressioni orizzontali del personale cessato, di 4 milioni indicata nel piano di rientro ( dgr 1693/2018) non soggetta a vincolo di indisponibilità. Ci è stato risposto che, annualmente, il fondo sarà aumentato in quota parte che, stante la tabella riportata nella citata deliberazione, dovrebbe essere di circa 500 mila euro. Il 10 dicembre prossimo è convocata la delegazione trattante sull'argomento. In tale occasione ci saranno fornite le cifre esatte.

2) indennità di risultato 2015 e 2017 - La questione indennità di risultato 2015 è chiusa: il fondo era incapiente e una parte è stata coperta con le economie 2016. Per il minor importo liquidato nel 2017 ci faranno sapere se si riesce a recuperare qualcosa. 

3) posizioni organizzative - Abbiamo chiesto di avere la bozza del nuovo regolamento sulle P0. Abbiamo evidenziato che le PO delle segreterie politiche non possono gravare sul fondo in quanto i segretari politici contrattualmente non possono essere titolari di P0; tanto perché non dipendono da un dirigente e non concorrono al raggiungimento delle performance, non vengono selezionate ma godono di una nomina a carattere fiduciario. Abbiamo anche fatto osservare che, trattandosi di incarichi fiduciari, il segretario potrebbe non appartenere alla cat. D e, in tal caso, non percepire l'indennità di funzione prevista per le PO così venendosi a creare discriminazioni. Per il personale delle Segreterie abbiamo chiesto di prevedere un compenso da stanziare su apposito capitolo diverso da quello del fondo, così come succede in tutte le altre Regioni.

4) progressioni verticali - Abbiamo chiesto di bandire i concorsi e di ampliare il numero dei posti da mettere a concorso. Ci è stato risposto che la normativa prevede che le progressioni verticale non possono superare il 20% del numero di assunzioni. Nel ribadire che quelle previste, rispetto alle assunzioni, sono poche abbiamo obiettato che, come sempre, il personale storico è la Cenerentola della situazione. A riguardo abbiamo fatto presente che ci sono stati negati l'esodo e le progressioni per mancanza di risorse, adducendo la motivazione che l'Amministrazione preferiva utilizzare quella spesa per assumere i giovani disoccupati (concorso Ripam) e invece scopriamo che con la mobilità volontaria, oltre ai COMANDATI FORTUNATI, in graduatoria c'è personale di cat. C e D con posizioni economiche ben più alte della 1 di ingresso sicché le assunzioni per mobilità avranno costi maggiori rispetto allo scorrimento delle graduatorie e pari a quelli per progressioni orizzontali. Ci hanno promesso che il bando per il 2018 partirà dopo il 24 dicembre cioè dopo che avranno completato lo scorrimento della graduatoria e che, per il 2019, avrebbero cercato di ampliare il numero dei posti per le progressioni verticali. 
La partita, su questo fronte, è ancora aperta.










Assemblea Sindacale
3 dicembre 2018

Come anticipato nel precedente avviso, oggi si è tenuta l'Assemblea Sindacale indetta da questo CSA, per discutere sulle tematiche programmate che riguardano noi lavoratori.
L'occasione ha permesso a una delegazione di nostri rappresentanti sindacali, compreso il Segretario, di essere ricevuti, con grande soddisfazione, dai principali esponenti della Regione Puglia che hanno mostrato, contrariamente al solito, disponibilità a voler risolvere alcune questioni che da  tanto tempo penalizzano noi lavoratori. 

Fiduciosi di questo impegno da parte dell'Amministrazione, a breve sarà pubblicato comunicato delle problematiche affrontate nell'incontro con le relative risposte date da chi di dovere.
Un grazie particolare va a tutti i colleghi che hanno partecipato all'Assemblea, che tuttavia credono ancora nella lotta sindacale senza demoralizzarsi e senza esprimere inutili moralismi verbali (tipici di alcuni assenti), e che con la loro presenza hanno contribuito in maniera determinante a farci ascoltare dall'Amministrazione Regionale.



La Segreteria 

giovedì 22 novembre 2018

lunedì 19 novembre 2018




C O M U N I C A T O

Riunione Dip. Funzione Pubblica – Sindacati Confederali


Il 13 novembre si è svolto l’incontro tra la Ministra della Funzione Pubblica Giulia Bongiorno e i sindacati confederali, per affrontare le tematiche di stretta attualità inerenti il pubblico impiego.
Nel quadro delle riforme inserite nella Legge di Bilancio abbiamo accolto positivamente l’impegno che la Ministra si è assunta di rivalutare il ruolo dei lavoratori pubblici, in uno scenario dove emergono evidenti difficoltà.
La Ministra Bongiorno non ha mancato di fare alcuni riferimenti ai continui attacchi che da tanto tempo stanno subendo i lavoratori nella loro reputazione, venendo spesso additati come fannulloni e assenteisti, sebbene certi fenomeni riguardino un piccola minoranza.
In questa azione di rivalutazione bisogna purtroppo tener conto della scarsità delle risorse disponibili, ma ciò non toglie che ci sia una volontà specifica, da parte del Dipartimento FP, di riqualificare professionalmente tutto il personale.
La delegazione da me composta, insieme a un componente CISAL, ha precisato che deve essere priorità assoluta quella di lavorare sulle specificità professionali, rafforzando quanto scritto nell’ultimo Contratto Nazionale, e pertanto il Governo dovrà necessariamente reperire i fondi funzionali a tale orientamento.
Pertanto, pur stanti le difficoltà attuali dell’Aran, è necessario costituire e avviare al più presto la Commissione paritetica sui sistemi di classificazione e specificità del personale prevista dal CCNL Funzioni Locali 2016/18.
Per quanto è emerso dal presente incontro, non abbiamo dubbi che la Ministra manterrà l’impegno affinchè i dipendenti pubblici abbiano la possibilità di recuperare, almeno in buona parte, quanto hanno perso in questi anni, a causa della lunghissima fase di attesa del rinnovo contrattuale e – altro tema fortemente trattato – il conseguente blocco del turnover.
In tal modo, infatti, si potrà tornare a dare ai cittadini servizi sempre più elevati e qualificati.
Inoltre, abbiamo ribadito che dovranno essere discusse alcune modifiche alla legge 150/2000, che ha provocato non pochi danni al pubblico impiego, al DL 165/01 e all’art.23 per la liberazione delle somme  destinate ai nuovi CCDI.
Nei prossimi incontri ci sarà anche la possibilità di affrontare alcune tematiche concernenti il nostro comparto.
Fiduciosi nella svolta che il Governo vuole dare al comparto, da parte nostra continueremo a tenere la guardia alta per affrontare la prossima stagione contrattuale nel miglior modo possibile, dando seguito alle battaglie già svolte dal CSA sui tavoli istituzionali e, naturalmente, insistendo con forza e determinazione sui temi portati sul tavolo di rappresentanza confederale.
Il Segretario Generale
Francesco Garofalo


mercoledì 7 novembre 2018



Il CSA RAL non demorde e torna alla carica!

 All'ARAN sembrano essersi "dimenticati " degli impegni assunti nell'ultimo CCNL, considerato che a breve dovrebbero iniziare le trattative per il prossimo contratto.


Ecco la nota che il CSA RAL ha inviato all'Agenzia:





Solleciti per la Commissione Paritetica e il nuovo contratto


La Segreteria Generale ha inviato agli organismi competenti due note per sollecitare, da un lato, la costituzione della Commissione paritetica sui sistemi di classificazione e specificità del personale prevista dal CCNL Funzioni Locali 2016/18, e dall’altro costituzione del tavolo di trattativa per il rinnovo del Contratto Nazionale Funzioni Locali 2019/21.
Nel primo caso è stato nuovamente evidenziato l’inspiegabile ritardo fin qui accumulato rispetto al termine ultimo di 30 giorni dalla firma del Contratto medesimo.
Per quanto riguarda il nuovo CCNL, la preoccupazione manifestata è quella di evitare il ripetersi della lunga fase di attesa che caratterizzò la precedente tornata, al fine di poter dare adeguata tempistica alla trattazione delle numerose tematiche che dovranno essere affrontate.
Tutto ciò, nell’esclusivo interesse dei lavoratori ed alle lavoratrici del Comparto, che attendono con ansia il completamento dei lavori avviati nell’ultima contrattazione per vedere soddisfatte finalmente le loro legittime aspettative.
Con la presente, inoltriamo formale richiesta di sollecita ,

venerdì 12 ottobre 2018




Comunicato del Segretario Generale sulla nota di aggiornamento del DEF


La manovra finanziaria che il Governo si appresta a varare, pur contenendo diversi spunti positivi per quanto concerne l’efficientamento della Pubblica Amministrazione e il sostegno agli enti locali, sembra essere priva di un aspetto chiave per tutti i lavoratori dei comparti Funzioni Centrali e Locali: la mancanza di stanziamenti per i rinnovi contrattuali.
Il fatto che solo qualche mese fa siano giunti alla firma i Contratti 2016/18 non giustificherebbe  un eventuale rinvio a tempo indeterminato della nuova trattativa, tenendo presente quanto i lavoratori hanno comunque perduto, e non recuperato, nei lunghi anni di attesa del rinnovo dei CCNL scaduti nel 2009, ed altresì che l’ultima tornata ha lasciato aperti dei vuoti che, secondo gli intendimenti generali, avrebbero dovuto essere colmati proprio con l’imminente riapertura delle trattative.
Le promesse fatte dalla ministra della PA Giulia Bongiorno per far inserire nel DEF un nuovo stanziamento non sono state per ora rispettate e se questa linea di tendenza dovesse essere confermata verrebbero mortificate le aspettative e le professionalità di centinaia di migliaia di lavoratori, che oltre agli aumenti salariali auspicano il riconoscimento delle proprie specificità.
Ben vengano i piani per lo sblocco del turnover e il ricambio generazionale, come previsto dal DDL Concretezza, e per il riequilibrio degli enti locali, il cui decreto è uno dei collegati previsti alla Legge di Bilancio. Ma, prima di tutto, chiediamo coerenza in un progetto che non può seriamente puntare al miglioramento e alla modernizzazione dei servizi pubblici senza prevedere le giuste gratificazioni a chi, questi servizi, deve predisporli e farli funzionare.
Pertanto, anche in considerazione del fatto che la nota di aggiornamento al DEF potrebbe essere rivista, alla luce dei pareri negativi espressi da Ufficio Parlamentare di Bilancio e Bankitalia, auspichiamo che il Governo intervenga tempestivamente per inserire gli stanziamenti in oggetto, facendo fugare il clima di allarme venutosi a creare in questi giorni, così da poter riattivare le trattative sui Contratti in tempi congrui.
Il Segretario Generale

venerdì 28 settembre 2018



INTERVENTO DEL CSA 
SULLA CRITICA SITUAZIONE 
DEI CENTRI PER L'IMPIEGO 

 L'ARTICOLO E' STATO PUBBLICATO SUL 
QUOTIDIANO DI BARI: 


Centri per l’impiego nel caos: un certificato può costare caro




File interminabili che spesso sfociano in momenti di tensione all’esterno del centro provinciale per l’impiego situato in via Devitofrancesco, a Bari, proprio di fronte alla vecchia caserma dei vigili del fuoco. La questione torna al centro di una recente richiesta di intervento da parte del sindacato autonomo Csa/Regioni del segretario Carlo Cirasola. Che, dopo il passaggio di consegne dei vecchi centri per l’impiego dalle ex province alla Regione Puglia, s’è rivolto direttamente all’assessore regionale al Lavoro Sebastiano Leo. A detta di Cirasola è insostenibile quello che i “cittadini stanno subendo in quanto chiunque abbia bisogno dei servizi per l’impiego, ma anche di un semplice certificato di disoccupazione, è costretto a disagi indicibili, senza nascondere i problemi di ordine di pubblico che potrebbero scoppiare da un momento all’altro a causa della carenza di vigilanza. “La scelta fatta prima dall’amministrazione provinciale e poi a ruota dalla regione, motivata dal contenimento dei costi e dalla carenza di personale va riconsiderata non solo perché i costi di funzionamento erano posti a carico degli enti locali, ma anche perché oggi le competenze in materia di mercato del lavoro sono state assunte dalla Regione e si sono peraltro moltiplicate”. Da sottolineare che il personale di servizio agli sportelli del Centro per l’Impiego di Bari è quasi sempre costretto a fermarsi in ufficio anche oltre l’orario normale di servizio, senza adeguati riconoscimenti economici. “È necessario porre rimedio, quindi, a una scelta sbagliata e trovare il modo per risolvere un problema che coinvolge migliaia di lavoratori e disoccupati – continua il rappresentante sindacale – richiedere uno stato occupazionale o avere un orientamento per il futuro lavorativo è diventata una avventura disumana. I nostri concittadini sono costretti a mettersi in fila talvolta dalle prime ore del mattino per guadagnare un talloncino che permette di giungere allo sportello non prima di una o addirittura due ore”. E dire che molti disoccupati alla spasmodica ricerca di corsi organizzati dalla stessa Regione anche per una manciata di euro al giorno debbono rivolgersi al Centro per l’Impiego anche nel caso si concluda un rapporto lavorativo. O per chiedere un trattamento di disoccupazione e per di più quando ci si deve iscrivere per la prima volta ed ecco spiegato il motivo per cui il segretario nazionale Csa-Regioni ha deciso di chiedere anche ai dirigenti dell’ente guidato da Michele Emiliano un urgente incontro per ottenere l’immediato ripristino del servizio. Un servizio, giova ricordarlo, che serve diversi utenti del bacino della provincia di Bari che, unito a quello della città capoluogo, è divenuto insostenibile ed ha già dato luogo a disservizi e episodi di scontri fisici e comportamenti incivili: rischiare di finire con uno occhio pesto o peggio per guadagnare la copia di un certificato, scusate, pare davvero troppo….
Antonio De Luigi

Fonte originale al seguente link:

venerdì 21 settembre 2018


COMUNICATO

   Come da convocazione si è tenuto giovedì 20 settembre l’incontro fra l’Assessore Nunziante, il dott. Albanese, il dott. Palladino e i componenti della delegazione trattante RSU regionale.

In apertura l’Assessore Nunziante ha comunicato ai presenti la decisione dell’Amministrazione Regionale di procedere al piano di recupero (ai sensi dell’art 4, commi 1 e 2, del D.L. n. 16/2014 e art. 40 del D.Lgs n. 165/2001) in riferimento a quanto accertato con la delibera di G.R. n.  904/2017 che ha quantificato l’esubero di spesa verificatosi sul fondo del salario accessorio per gli anni verificati.

   E' stato spiegato che tale necessità e urgenza a procedere sia scaturita in seguito a diffida da parte della Corte dei Conti nei confronti dell’Amministrazione Regionale.

L’Assessore, pertanto, ha fatto distribuire il prospetto che pianificherebbe il recupero del debito nei prossimi 8 anni (come illustrato nel documento linkato al seguente indirizzo):




   Come parte sindacale abbiamo eccepito sulla durata del piano di recupero, ritenendo che avrebbe penalizzato maggiormente i lavoratori, per cui a seguito di unanime ed esplicita richiesta abbiamo ottenuto di prolungare la rateizzazione del debito in 10 anni, in modo da far rientrare nel fondo circa 400 mila euro all’anno.

  Successivamente sono seguiti una serie di interventi critici rispetto al merito del piano presentato, in particolare i rappresentanti del CSA presenti (Carlo Cirasola, Giuseppe Bennardi, Nicola Perrucci, Nicola Labarile e Nicola Muschitiello), hanno chiesto all’Assessore Nunziante se l’Amministrazione Regionale intenda adottare provvedimenti nei confronti dei responsabili dello splafonamento del fondo (che per gli stessi critici anni hanno percepito premialità per il “raggiungimento” degli obiettivi), considerato che le loro superficiali o irresponsabili azioni avranno per i prossimi 10 anni ripercussioni negative sul fondo stesso, provocando disagi economici sui redditi dei dipendenti.

  Inoltre sempre dal CSA, è stata chiesto che si procedesse a una razionalizzazione della spesa per le consulenze esterne, che avrebbe allo stato attuale un impatto economico molto considerevole (probabilmente non strettamente necessario visto che può disporre fra i propri lavoratori di persone competenti) considerato che i debiti prodotti dall’incuria dell’Amministrazione stessa non devono pesare solo e unicamente sulle tasche dei lavoratori!

  In ogni caso l’Assessore Nunziante ha riferito che attenderanno l’eventuale pronunciamento della Corte dei Conti prima di intraprendere eventuali azioni a carico dei responsabili della situazione debitoria.

  In tale clima di forte tensione fatta emergere dalle forze sindacali, l’Amministrazione si è impegnata a controllare ogni anno gli eventuali risparmi che si potranno determinare e già nel 2021, con il nuovo piano di razionalizzazione, provvederà a far convogliare tali risparmi in favore della riduzione del debito.

  Alla luce di tutto questo i rappresentanti del CSA hanno chiesto con grande determinazione che  si predisponga  un bilancio preventivo per la destinazione delle risorse del fondo, onde poi, poterne monitorare la gestione per evitare le dannose situazioni economiche accadute anche quest’anno per una grande platea di lavoratori.
Su questo specifico argomento il dott. Palladino si è dimostrato disponibile e ci ha rassicurato che nei prossimi giorni ci fornirà il rendiconto di spesa del fondo 2017 .

  Per ciò che attiene il piano che la G.R. dovrà deliberare (non appena è reso ufficiale), ci riserviamo ogni azione a tutela dei lavoratori che rappresentiamo per evitare la beffa oltre al danno già recato agli stessi.

Il CSA resta baluardo 
per i diritti e la dignità dei lavoratori!



venerdì 14 settembre 2018


IMPORTANTE RICHIESTA DI SOLLECITO INOLTRATA 

DAL SEGRETARIO GENERALE DEL CSA 

AL MINISTRO DELLA FUNZIONE PUBBLICA 

RIGUARDANTE LA CONTRATTAZIONE INTEGRATIVA 
DESTINATA AI LAVORATORI PUBBLICI


giovedì 16 agosto 2018


COMUNICATO 
DEL SEGRETARIO GENERALE DEL CSA
 SULLA TRAGEDIA 
ACCADUTA A GENOVA


venerdì 10 agosto 2018


Alla Regione Puglia polemiche sul bando per i 6 comunicatori ambientali ... e la storia continua!



Polemiche sul bando per i 6 comunicatori ambientali della Regione Puglia. M5S: “Pronto un esposto alla Corte dei Conti”

Apertura lampo alle candidature, dal 3 al 17 agosto, per un avviso pubblico finanziato con 810 mila euro, che non prevede l'assunzione di giornalisti. I dubbi dell'Ordine e di Assostampa
Di Redazione 
10 agosto 2018

Fa discutere il bando regionale per esperti comunicatori sulle tematiche ambientali. Secondo il bando, non è necessaria alcuna qualifica professionale specifica. Apertura lampo alle candidature, dal 3 al 17 agosto, per un avviso pubblico finanziato con 810 mila euro.
I 6 fortunati vincitori avranno funzioni molteplici, quali il monitoraggio delle informazioni dei media, la predisposizione della rassegna stampa, la verifica della correttezza delle informazioni diramate dalla stampa, il confronto diretto con quest’ultima e le agenzie e l’organizzazione di conferenze. Mansioni giornalistiche, per le quali l’Ordine dei Giornalisti e AssoStampa hanno richiesto di “revocare e correggere l’avviso”.
Ma nulla è stato fatto. La Regione Puglia cerca esperti laureati in Scienze della comunicazione, Economia e Commercio, Giurisprudenza, Informatica, Ingegneria, Lettere, Lingue, Architettura e Sociologia; o diplomati all’Accademia delle Belle Arti. Ma non è prevista l’iscrizione all’ambo dei giornalisti. La selezione prevede semplicemente la valutazione del curriculum e un colloquio. Nessuna graduatoria ma semplicemente l’inserimento diretto nella cosidetta “short list”.
Le opposizioni stanno intervenendo con forza. Il M5S si appella alla Corte dei Conti. “Siamo curiosi di conoscere il parere della Corte dei conti a cui inoltreremo un esposto relativo a questo bando da 810.000€ pubblicato ad agosto per 6 comunicatori per i quali, in modo quantomeno anomalo, vengono richiesti pochissimi requisiti. Il tempo dei mezzi termini è finito: Emiliano non sta giocando con i soldi del Monopoli ma con i risparmi dei pugliesi. Non è bastato dover assistere alla suddivisione di poltrone di agenzie ed enti di tutta la Puglia ad amici, parenti, sostenitori e alleati politici; non bastano gli scandali e gli sperperi che pesano sulle tasche dei pugliesi, ultimo dei quali il maxi scandalo sulle spese per la nuova sede del Consiglio, adesso dobbiamo anche leggere di un bando che prevede spese assurde come 100.000 euro per un logo20.000 euro per una conferenza stampa che siamo curiosi di capire in quale lussuosa location caraibica sarà organizzata e soprattutto quanti giornalisti vi parteciperanno. Presidente Emiliano non siamo qui neanche più a chiedere serietà, per quella abbiamo perso le speranze, ci auguriamo che ci si possa almeno rimanere nei limiti della decenza”, hanno commentato i consiglieri regionali
Il presidente del gruppo regionale di Direzione Italia/Noi con l’Italia, Ignazio Zullo è stato netto.
“Più che un avviso pubblico per la ricerca di sei persone assunte a tempo determinato per una campagna di comunicazione sulle tematiche ambientali, un vero colpo di solleone quello della Giunta regionale pugliese- scrive in una nota- E non solo perché i partecipanti possono mandare la propria domanda dal 3 al 17 agosto, ma perché ecco che ricompaiono le tanto care al centrosinistra “short list”. Sì proprio quelle che hanno permesso, in seguito, la stabilizzazione di centinaia di dipendenti che non hanno mai superato un concorso pubblico (come è previsto per essere assunti alla Regione Puglia), ma hanno, appunto, partecipato a qualche avviso pubblico “agostano”. E ci meraviglia che si persegua ancora questa via nonostante di recente la Procura di Bari ha acceso i suoi riflettori proprio per questo modus operandi. Insomma, siamo franchi: qualche sospetto verrebbe anche a un bambino di fronte a un avviso pubblico emanato in pieno agosto e con richiesta di requisiti alquanto anomali. Si stanno cercando sei comunicatori, ma poi uno dei requisiti non richiesto è proprio quello di essere “comunicatori di professione”, ovvero giornalisti iscritti all’Albo. E ancora: si cercano sei esperti comunicatori in tematiche ambientali, ma le lauree che vengono ammesse hanno poco o nulla a che vedere con il ruolo da coprire.
Il presidente Emiliano, che evidentemente denuncia le storture il passato salvo poi comportarsi come il suo predecessore, revochi subito l’avviso pubblico. Non perché lo chiede l’opposizione, ma dando ascolto all’Ordine dei Giornalisti e all’Assostampa pugliesi che ha manifestato una serie di perplessità“.



martedì 31 luglio 2018



REPORT LUGLIO 2018 
 DEL SEGRETARIO GENERALE CSA RAL 
FRANCESCO GAROFALO